Un gruppo di azionisti vorrebbe Mark Zuckerberg fuori da Facebook: secondo la proposta il doppio ruolo di CEO e Presidente non è una pratica lungimirante per la compagnia. Zuckerberg potrebbe infatti prendere decisioni molto personali ed in autonomia, trascinando con sé le sorti dell’intera azienda, anche se fin’ora questo modello ha funzionato più che bene: le quotazioni di Facebook continuano a crescere di mese in mese e non sembrano avere l’intenzione di fermarsi.
Non è pratica rara quella di avere un doppio ruolo così importante all’interno di un’azienda. Netflix, Tesla, IBM, Banca d’America, Walt Disney, Amazon e Salesforce sono solo alcuni esempi illustri in cui AD e Presidente sono la stessa persona. Tutte aziende di successo che non vertono in disastri finanziari.
La motivazione alla base di questa richiesta sarebbe la crociata filantropica intrapresa dal boss del social blu e da sua moglie. Entrambi infatti sono molto attenti a seguire e dedicare energie (e fondi) a progetti di solidarietà e sviluppo per l’Umanità (con la U maiuscola). L’iniziativa Chan Zuckerberg è finanziata attraverso il 99% delle azioni che entrambi detengono della compagnia
: il CEO e Presidente della compagnia non percepisce compenso per seguire personalmente ed essere il leader di Facebook.Da SumOfUs, un’organizzazione per la protezione dei consumatori, è partita una petizione che chiede alla compagnia di eliminare il ruolo di Zuckerberg all’interno della compagnia ed integrare una nuova realtà aziendale. La campagna è stata firmata da 336.000 persone, di cui 1500 di queste sono veri e propri azionisti di Facebook.
L’idea è quella di avere Mark Zuckerberg fuori da Facebook, ma solo da ruolo di Presidente, “così da bilanciare il potere tra il CEO e il consiglio di amministrazione“. Il consiglio per ora è formato da cinque persone: Susan Desmond-Hellmann, Reed Hastings, Erskine Bowles, Marc Andreessen e Peter Thiel.
Difficile che il consiglio, o Zuckerberg, accettino la proposta degli azionisti. Come detentore di una delle quote maggiori dell’azienda, Zuckerberg potrebbe facilmente porre il veto alla proposta, con l’aiuto di qualche altro investitore.