La presidenza di Donald J. Trump è stato degno di nota per la sua velocità. Nelle sue prime settimane di carica, il neo presidente statunitense ha già messo in moto diversi piani per fare molto di quello che – ahinoi – aveva promesso di fare durante la campagna elettorale. Ma non è solo il presidente in questione a muoversi velocemente. Lo sta facendo anche la popolazione.
Nel giro di poche ore, migliaia di persone accorrono per le strade della propria città dandosi appuntamento su Twitter. Le proteste flash in risposta al divieto di immigrazione di Mr. Trump hanno poi continuato a crescere in molte città e tutte organizzate come fossero “istantanee”. Inviata la notizia online, i manifestanti sapevano dove andare e sapevano che cosa fare una volta arrivati: fare in modo che la storia fosse messa in scena.
Mr. Trump si nutre dell’attenzione dei media. Durante tutta la campagna, il più grande spettacolo creato, si profilava una coscienza pubblica. Ma, nonostante ciò, lo stesso presidente aveva assicurato alla nazione che il suo divieto sugli immigrati stava “funzionando molto bene – lo si vede negli aeroporti”. Tuttavia, le foto e i video il cui soggetto erano “inondazioni” per strada da parte della gente non gli erano di supporto. Le cose, negli aeroporti, non funzionavano proprio molto bene; lo si poteva vedere proprio lì, su Instagram.