In arrivo a partire dal 14 febbraio su Steam e PlayStation Store, Semispheres è una produzione davvero interessante e peculiare, definita dallo stesso sviluppatore come “un gioco a enigmi con caratteristiche stealth”. Scopriamolo insieme nella nostra recensione completa!
Considerata l’innumerevole offerta di produzioni indipendenti attualmente presenti per PC e PS4, riuscire a stupire e ad attirare l’attenzione non è certo facile. Soprattutto quando si parla di puzzle game che, notoriamente interessano e si rivolgono ad una nicchia abbastanza ristretta di consumatori. Nonostante ciò, se stiamo parlando di questo Semispheres significa che il titolo è riuscito quantomeno nell’intento di incuriosire grazie al suo design unico e allo stile grafico intrigante. Gli elementi per un ottimo puzzle game ‘cervellotico’ ci sono tutti: schermate prevalentemente statiche, abilità, difficoltà crescente e una colonna sonora rilassante (composta da Sid Barnhoorn, autore delle musiche di Antichamber e Stanley Parable, ndr). Distaccandosi dai titoli più frenetici sul mercato, Semispheres propone uno stile decisamente pacato: prevede che il giocatore si rilassi e si metta a pensare a come risolvere gli schemi che il gioco propone. L’interfaccia è pressoché inesistente e i menù sono volutamente ridotti ai minimi termini. Non ci sono distrazioni: si avvia il gioco, ci si ritrova dinanzi alla mappa con tutti i capitoli ed i livelli svolti, si sceglie l’ultimo e si riparte a giocare. Per un totale di più di 50 livelli giocabili, gli enigmi sono suddivisi in 12 capitoli dove alla fine di ognuno viene mostrata una breve vignetta che racconta la storia di un bambino e del suo robot.
Oltre alla difficoltà crescente del gioco – che esordisce con puzzle banali e raggiunge livelli davvero complessi e intricati – un altro scoglio importante per i giocatori è dovuto alla coordinazione. Già perché in Semispheres dovrete controllare contemporaneamente due personaggi, quello arancione e quello blu, che si trovano in due luoghi identici e/o speculari. Per concludere correttamente ogni schema sarà necessario portare al traguardo entrambi i personaggi, utilizzando dove possibile i più o meno efficaci poteri e abilità che il gioco metterà a disposizione. Tuttavia ci sembra doveroso far notare che le difficoltà che vi troverete a fronteggiare non saranno in alcun caso aggravate da una scelta pessima dei controlli del pad. Infatti è come se il controller fosse diviso in due parti speculari, ognuna composta da una levetta analogica e dai tasti dorsali. Pertanto i personaggi si potranno muovere semplicemente direzionando gli analogici e le abilità saranno utilizzabili mediante la pressione dei rispettivi dorsali. Nonostante si tratti di due mondi diversi, per risolvere gli enigmi è necessaria oltre alla coordinazione anche un buon grado di cooperazione tra le due realtà parallele: è fondamentale infatti che i due protagonisti si aiutino a vicenda sfruttando alcune delle abilità che il gioco metterà a disposizione come il “ping” ovvero l’emissione di un suono per attirare i nemici oppure la creazione di portali, l’inversione di realtà e i teletrasporti.
La nostra prova:
Semispheres è stato giocato su PlayStation 4 grazie ad un codice ricevuto dallo sviluppatore. Mai come in un titolo di questo tipo la longevità è strettamente correlata all’abilità del giocatore nello svolgere i puzzle ma possiamo assicurare – visto il gran numero di livelli disponibili – che il titolo sarà in grado di tenervi occupati per diverse ore.