Ancora guai per Google. Secondo un nuovo report stilato dal Korea Times, l’Antitrust della Corea del Sud avrebbe adocchiato il colosso di Mountain View che si sarebbe macchiato di alcuni comportamenti scorretti e anti-competitivi.
Nella fattispecie l’Antitrust ha preso di mira il cosiddetto “accordo anti-frammentazione” o Anti-Fragmentation Agreement (AFA), un accordo che avrebbe impedito soprattutto a Samsung Electronics di creare un proprio sistema operativo derivato da Android.
La Fair Trade Commission della Corea del Sud, tramite un suo portavoce, ha riferito: “Attualmente stiamo verificando se Google abbia ostacolato la concorrenza sul mercato”. Un portavoce di Google, invece, ha respinto tutte le accuse e ha riferito: “Android è una piattaforma open sourc. I nostri accordi con i partner sono del tutto volontari. Chiunque può utilizzare Android senza Google. Il sistema operativo Android può essere scaricato gratuitamente. Può essere modificato e utilizzato per costruire un telefono. Molte aziende hanno utilizzato il codice sorgente di Android come punto di partenza per i propri sistemi operativi”. Secondo Big G, quindi, non è stata perpetrata alcuna azione scorretta e anti-competitiva.
Questa non è certo la prima volta che Google ha ricevuto accuse da parte di un Antitrust. Molto probabilmente ricorderete la multa da oltre sei milioni e mezzo di dollari inflitta dal Governo Russo alla società diretta da Sundar Pichai, per non parlare poi delle accuse mosse dall’UE al colosso di Mountain View nei mesi scorsi. Chissà quale epilogo avrà anche questa nuova vicenda.