In un settore quello degli smartphone estremamente saturo di prodotti e di aziende fabbricatrici, c’è da capire che qualcuno dica anche “basta”. E’ questo il caso di HTC che, secondo precise indicazioni societarie, si prepara a rivedere verso il basso la sua produzione di cellulari. Il cambiamento della storica casa taiwanese è dovuto in parte ai numeri del suo mercato, in parte alla qualità dei suoi dispositivi.
HTC dai prossimi mesi preferirà infatti favorire la produzione di device ad alta funzionalità, i cosiddetti top di gamma, e fermerà la produzione dei suoi entry-level, cellulari di media prospettiva con costi bassi e servizi non professionali.
A sottolineare questa notizia è Chia-Lin Chang, il Presidente della divisione smartphone di HTC, in seguito alla presentazione dei risultati sull’ultimo trimestre del 2016: “Stiamo uscendo dalla produzione degli entry-level e credo che nel 2017 ci dedicheremo alla costruzione di massimo sei o sette prodotti da immettere sul mercato”.
Il poco successo della strategia commerciale di HTC è evidente dalla pura analisi dei suoi numeri: nonostante le vendite in aumento, diminuisce e di tanto il fattore dei ricavi. Da ciò la spia d’allarme che ha portato al cambiamento di rotta.
Nei prossimi mesi sarà quindi lecito aspettarsi dalla società una politica diversa: i prodotti già presenti ora sul mercato saranno portati quanto più velocemente possibile allo smaltimento e saranno sostituiti da device di maggior qualità e quindi anche di maggior costo.