Samsung è una delle società multinazionali più importanti al mondo, con migliaia di lavoratori dipendenti e milioni di clienti in tutto il globo. Il suo successo è stato costellato di tanti alti e bassi, fino al boom di vendite ed alla leadership nel mercato tecnologico mondiale. Scopriamo insieme alcune piccole peculiarità del gruppo asiatico.
Innanzitutto, però, è doveroso ricordare che attualmente Samsung si compone di ben 4 divisioni: Samsung Electronics Devices Co., Samsung Electro-Mechanics Co., Samsung Corning Co. e Samsung Semiconductor & Telecommunications Co. Inoltre, il gruppo realizza un fatturato di ben 178 miliardi di dollari l’anno ed impiega circa 300.000 dipendenti del suo processo produttivo.
Si avete letto bene: Samsung in origine era una pura e semplice drogheria, vale a dire una catena di negozi volta alla vendita di generi alimentari e prodotti casalinghi. L’azienda fu fondata il 1° marzo del 1938 ed almeno inizialmente si specializzò nell’import-export di prodotti alimentari. In gergo tecnico economico, Samsung all’epoca rientrava nella categoria delle PMI (Piccole e medie imprese) e più precisamente era considerata una vera e propria micro-impresa.
Il fondatore, Lee Byung-Chu, comprese immediatamente il potenziale della globalizzazione e decise di intraprendere, con aiuti statali, nuove attività nel settore industriale tessile, della petrolchimica, delle costruzioni navali, ecc. Ben presto l’azienda diventò uno dei 4 conglomerati sud-coreani più importanti, insieme a Hyundai, Daewoo ed LG. A fine anni ’60, però, avviene la svolta epocale destinata a cambiare la vita di tutti noi: Samsung entra nel mercato tecnologico e più precisamente in quello dei televisori, per fare concorrenza al gigante giapponese Sony.
Grazie al suo enorme strapotere finanziario il colosso sud-coreano è stato capace di imprese grandiose, come quella della costruzione del più alto grattacielo al mondo: il Burj Khalifa di Dubai. La divisione “Engineering & Construction” ha sviluppato e messo in pratica il progetto di questo magnifico edificio, inaugurato nel 2010 e costato circa 20 miliardi di dollari. Lo stabile è alto più di 800 metri e contiene al suo interno ben 10.000 appartamenti su 49 piani.
Una delle attività più importanti e redditizie del gruppo Samsung è sicuramente quella relativa al settore nucleare. Nella Corea del Sud, infatti, la società ha costruito ben 21 reattori nucleari e nel “recente” 2009, gli Emirati Arabi Uniti hanno affidato a Samsung ed altre società sud-coreane consorziate la costruzione di 4 centrali nucleari.
L’epoca del gigantismo navale è finita da un po’, tuttavia, Samsung continua ad essere uno degli attori più importanti al mondo in questo settore. La più grande nave al mondo (lunga 488 metri e capace di trasportare circa 3,6 milioni di gas ogni anno), infatti, è stata costruita dalla divisione “Heavy Industries” del colosso sud-coreano. Il costo dell’operazione è stato di 9 miliardi di euro.
Lavorare all’interno di Samsung è motivo di orgoglio e vanto per migliaia di lavoratori in tutto il mondo. Specialmente in posizione dirigenziali, infatti, la società mette a disposizione dei propri dipendenti tantissimi benefici ed agevolazioni a carattere economico e sociale. Per poter entrare a far parte del gruppo, però, è innanzitutto necessario inviare una candidatura spontanea di tipo classico (mediane CV coadiuvato da una lettera di motivazione); in seguito se si passa il primo step il candidato dovrà passare un test medico e psicologico; infine, gli individui risultati idonei potranno trascorrere diverse settimane in un centro di formazione professionale per poter acquisire il vero spirito aziendale. Al termine dello stage i migliori entreranno a far parte del gruppo di dirigenti della società.
Piuttosto che assumere personale già formato, indubbiamente più costoso e meno fedele all’azienda, il gruppo sud-coreano ha deciso di formare autonomamente nuovi designer presso il proprio “Samsung Art & Design Institute” con sede a Seoul. Questa università prestigiosa forma all’incirca 30.000 studenti ogni anno, attraverso una didattica incentrata sulla moda, sulla comunicazione e sul design digitale. È doveroso ricordare, però, che gli studenti in questione al termine dei loro studi potranno scegliere volontariamente dove e per chi lavorare.
E voi quanti di questi aneddoti conoscevate? Fatecelo sapere nei commenti!