Xiaomi sta fronteggiando un periodo non proprio roseo. Le difficoltà economiche della società sono causate in parte dal calo delle vendite dei dispositivi. Infatti i recenti modelli lanciati da Xiaomi come il Mi Note 2 e il Mi Mix seppure rivoluzionari e dotati di un comparto hardware interessante, non sono riusciti a trainare le vendite di smartphone della casa.
Questa situazione è causata anche dalla crescita vertiginosa dei competitor. Brand come Huawei, Honor e Oppo stanno sempre più conquistando quote di mercato togliendo spazio a Xiaomi.
L’azienda però non si da per spacciata. Infatti, per risultare più appetibile agli occhi dei clienti , Xiaomi ha intenzione di realizzare molti device ampliando la propria offerta. In questo modo si potranno coprire più fasce di mercato rispondendo alle esigenze degli acquirenti. Aspettiamoci quindi svariati medio e top di gamma in arrivo nel corso dei prossimi mesi.
Il processo di rinnovamento inoltre passa anche da una modifica nella supply chain. Xiaomi infatti modificherà i propri rapporti con la catena di fornitori. Grazie a questi cambiamenti sarà possibile ridurre i costi di produzione e ottimizzare le risorse. Il primo passo verso questa direzione è il cambiamento del fornitore di display. I pannelli che saranno equipaggiati dai nuovi dispositivi saranno forniti da Truly Opto-electronics.
Il secondo passo sarà quello di realizzare una CPU proprietaria ad alte prestazioni e ad alta affidabilità per rilanciare ed incrementare il valore del brand. Il nome in codice del System-on-a-Chip è Pinecone, e verrà presentato a Pechino il prossimo 28 febbraio.