Gli attacchi ransomware nel corso del 2016 hanno colpito un elevato numero di utenti, soprattutto Android. Gli utenti del “robottino verde” hanno dovuto far fronte ad un aumento del 50% di attacchi informatici di questo tipo rispetto al 2015. Questo dato allarmante è stato reso pubblico da ESET, la software house che ha prodotto anche alcuni noti antivirus fra cui lo “storico” NOD32.
Abbiamo già parlato di ransomware numerose volte, ma molti utenti ancora non sanno nemmeno cosa indichi questo termine e quanto sia grave un attacco informatico di questo tipo, figuriamoci se possono difendersi adeguatamente da questa pericolosa minaccia.
Il ransomware è un tipo di attacco informatico che viene perpetrato da cybercriminali senza scrupoli. Questi loschi antagonisti del web agiscono indisturbati e utilizzano varie tecniche per accalappiare gli utenti più incauti. Fra le varie tecniche che utilizzano per infiltrarsi nei sistemi informatici ne ricordiamo due, che sono poi le più efficaci.
Una prima tecnica utilizzata dai cybercriminali consiste nell’invio di email che invitano a cliccare determinati link (spesso questi messaggi di posta elettronica sembrano provenire da istituti bancari, dalle poste o da altri enti…). Cliccando sul link il malcapitato utente rischia di avere il blocco del dispositivo o la richiesta di un riscatto qualora l’utente stesso abbia commesso dei crimini informatici (download illegale di materiale coperto da copyrught, ecc.). Gli attacchi su Android spesso vengono perpetrati tramite il download di falsi file APK. Questa seconda modalità si è rivelata particolarmente efficace negli ultimi mesi. Per evitare di incappare in un ransomware consigliamo di non cliccare mai su link sospetti e di scaricare le app esclusivamente dal Google Play Store.