donald trump

Una nuova minaccia a firma Trump è piombata sull’Europa. Il contestatissimo presidente degli Stati Uniti d’America, secondo fonti provenienti da oltre Oceano, pare voglia rivedere le regole dettate dal suo predecessore Obama in campo di privacy. Il magnate vorrebbe passare dalle parole ai fatti, rendendo applicate le sue promesse elettorali riguardanti una popolazione più sorvegliata e ad occhio del governo.

Sotto la lente d’ingrandimento ci sarebbero più che i cittadini statunitensi, quelli europei. Per questi non ci sarebbero più vincoli di privacy in territorio americano, il che significherebbe far aver libero accesso a dati sensibili dei dispositivi mobili come chat, password, cronologie internet, social network ed app in utilizzo. Una netta virata rispetto alle norme molto più severe scritte da Obama che prevedevano un blocco all’accesso di dati, qualora l’utente non ne fosse direttamente a conoscenza.

Trump giustifica a parole questa voglia di spiare come un’arma utilizzata a scopi di sicurezza. Non a caso queste voci arrivano nello stesso momento in cui in America si sta discutendo sul secondo divieto di ingresso per gli immigrati dai paesi a rischio terrorismo.

L’Unione Europea non ci sta ed è pronta a sfidare nuovamente il presidente e ad alzare le barricate per difendere la privacy dei suoi cittadini. Nazioni come il Canada ed il Messico hanno già espresso un forte parere contrario. Nonostante questo, Trump come suo solito pare sia intenzionato a proseguir dritto sulla sua via. Il diritto alla tutela dei dati sensibili è, insomma, sempre più attaccato dai potenti di turno.

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