Prevenire le calamità naturali non è facile, soprattutto per quanto riguarda la sua imprevedibilità. Tuttavia, un’indagine eseguita proprio recentemente indica che i social network possono svolgere un ruolo importante nella diagnosi precoce dei disastri naturali.
C’erano una volta le “previsioni del tempo” e l’era del “che tempo fa”. Oggi è l’era di Facebook, Twitter e Instagram. E delle immagini postate da tutti noi iscritti su una di queste reti sociali. E proprio noi, prima osservatori, oggi siamo i moderni meteorologi inconsapevoli, ma di grande aiuto per quelli veri. Quelli che il meteo lo studiano e lo prevedono.
La ricerca è stata effettuata da Nataliya Tkachenko, dell’Università di Warwick, che ha notato come sia possibile utilizzare fotografie
e alcune parole chiave per individuare il luogo e l’ora in cui vi potrebbe essere il rischio maggiore di un disastro naturale. Si è constatato infatti che, per esempio, immagini relative a fiumi, acqua o paesaggi hanno il potenziale per consentire e rilevare dati completi.L’uso dei social network sono ottimi per mantenere i servizi di emergenza in allerta. In realtà, il Facebook Security Center e la linea temporale di Twitter sono già buone risorse per monitorare la situazione nelle diverse zone del mondo. Un attuale “occhio” (in)discreto che, dalle immagini postate, oltre ai satelliti appositi, riesce a rilevare possibili pericoli incombenti. Ma anche semplici piogge, magari più abbondanti del consueto. Tempi moderni!