Samsung nella giornata di ieri ha celebrato il suo evento principe: la presentazione di Galaxy S8, quello che sarà il top di gamma ed il portabandiera della compagnia per tutto il 2017 e per l’inizio del 2018. Lo smartphone, come ovvio in attesa dell’uscita sul mercato, ha da subito attirato l’attenzione del grande pubblico e degli addetti ai lavori. Si cadrebbe in errore però se si pensasse che la mente del colosso asiatico era tutta puntata all’evento di ieri.
Secondo indiscrezioni di siti americani, Samsung – oltre a puntare sul mercato dei cellulari top – vorrebbe a breve rilanciare anche gli entry-level, dotando questi di una funzione ad oggi esclusiva dei dispositivi migliori: il sensore di impronte digitali.
Il lettore di impronte, attualmente, sia per la società asiatica sia per altre compagnie (ad esempio Huawei ad Apple) è stato sinonimo di grande qualità e di grandi prezzi. Samsung vorrebbe abbattere questo muro installando il sensore sulla sua serie di fascia media, Galaxy J in uscita durante questo 2017.
La volontà è quella di rendere ancora più appetibili i dispositivi più economici, provando a monopolizzare un mercato che già la vede leader. Oltre ai puri motivi economici, l’intenzione della casa sudocreana sarebbe legata anche all’estensione di Samsung Pay su tutti i device. A Seoul stanno puntando molto su questa funzione – che a breve sarà disponibile anche in Italia – e per marcar la distanza di Apple vogliono offrire al più ampio pubblico possibile il servizio di moble paymant.
Spenti i riflettori su Galaxy S8, per Samsung si apre quindi una nuova suggestione. I nuovi Galaxy J saranno ricordati come i migliori entry level di sempre?