Non più solo un telefono. Ormai gli smartphone sono dei veri e propri assistenti virtuali, con cui lavoriamo, comunichiamo, scegliamo dove andare e ci informiamo. L’attenzione alla scelta del modello è sempre più oculata e in particolare due delle più recenti proposte sul mercato Android stanno attirando l’attenzione di utenti appassionati e specialisti: si tratta dei Huawei P10 e Samsung Galaxy S8, gli ultimi arrivati per le rispettive case di produzione, la cinese Huawei e la sudcoreana Samsung.
Da appassionati di tecnologia e di Android, non possiamo non soffermarci su alcune caratteristiche di questi due dispositivi.
L’aspetto esteriore dello smartphone è uno degli elementi su cui poniamo solitamente maggiore attenzione quando si tratta di scegliere il prossimo dispositivo preferito. Come in ogni confronto tecnico, su questo aspetto entra in gioco molto il gusto personale, ma possiamo fare alcune considerazioni generali.
Il design del modello Huawei P10 ha fatto molto discutere al momento del lancio. Questo perché alcuni hanno visto un’eccessiva somiglianza con altri smartphone sul mercato: l’ultimo iPhone, per esempio, od Honor 8, prodotto dalla stessa azienda cinese. Secondo altri, invece, malgrado sia evidente la derivazione dai modelli citati, il modello cinese dimostra una certa personalità, soprattutto grazie alla fascia lucida rivestita in vetro nella parte alta della black cover.
Il Design di Samsung Galaxy S8 introduce per la prima volta sul mercato una importante feature nel display a tutto schermo, su cui ci soffermeremo nel punto successivo. L’innovazione più importante la notiamo nella totale assenza di cornici sul front del dispositivo. L’aspetto è elegante nella sua semplicità, con un design simmetrico e bordi arrotondati a dare un particolare tocco di personalità all’oggetto.
Galaxy S8 presenta due possibili scelte per il consumatore. Una prima versione, di base, da 5,8 pollici, per 571ppi in superAMOLED e con risoluzione WQHD+. È presente inoltre la versione Plus, con uno schermo ancora più grande da 6,2 pollici.
Lo smartphone Huawei è disponibile invece in un’unica versione, da 5,1 pollici, per 432ppi e risoluzione Full HD. Le varianti P10 Plus e Lite, non possono essere paragonabili perché presentano feature, rispettivamente, in più od in meno,
La differenza – almeno in termini tecnici – si vede ed è sostanziale. Aggiungendo il tasto Home solo virtuale Samsung propone un nuovissimo “infinity display”, uno schermo “infinito” dove ogni millimetro è occupato da un pixel. Questo ha consentito di ampliare i pixel totali del modello, senza incidere ulteriormente sulle dimensioni complessive dello smartphone, coniugando quindi maneggevolezza ed estetica.
Per il P10 di Huawei le prestazioni sono generalmente buone. Il processore HiSilicon Kirin 960 è lo stesso di Mate 9, che con 4GB di RAM assicurano una certa velocità di esecuzione. La memoria interna, nella versione base arriva a 64 GB.
Samsung risponde con un processore Exynos 8895, che si è dimostrato superiore in numerosi test di natura tecnica a modelli top gamma simili. Anche qui, il SoC è supportato da una RAM da 4 GB e da 64 GB di memoria interna, espandibile fino a 256GB con una microSD.
Anche se in Italia non sarà disponibile, l’ultimo device del gigante sudcoreano prevedere anche una variante con processore Qualcomm Snapdragon 835. Nonostante l’assenza di prove sul campo, i primi risultati di benchmark parlano di un certo vantaggio da parte di Snapdragon 835. Ad esempio, GizmoChina parla di performance di Snapdragon. In alcune occasioni raggiungono il doppio rispetto a dispositivi già in commercio, come il Mate 9.
Una differenza sostanziale è nella fotocamera. Per Galaxy S8 abbiamo una posteriore da 12MP (apertura f/1.7 e autofocus a rilevamento di fase). Il sensore frontale da 8 MP ha apertura identica e autofocus. Huawei invece monta un posteriore doppio, 12+20 mp, apertura f/2.2 ed autofocus. con un frontale da 8 mp e apertura f/1.8.
Se da una parte P10 batte S8, dall’altra sarà opportuno fare dei test avanzati a livello software per confrontare le due soluzioni, per questo aspetteremo il prossimo periodo.
Ultima considerazione: interessante l’arrivo di Samsung Dex. Si tratta di un sistema software supportato da dock apposito, che permette all’utente di collegare il dispositivo a un monitor “tradizionale” e ad una tastiera e altre periferiche. In questo modo, il Galaxy S8 può essere utilizzato come un vero e proprio PC portatile, offrendo così una funzionalità aggiuntiva che potrà far comodo a tante persone.
Numerose le novità sul fronte software introdotte in casa Samsung. Innanzitutto, l’azienda si è impegnata per offrire un maggior livello di privacy all’utilizzatore del telefono. Galaxy S8 integra infatti diversi sistemi di riconoscimento dell’identità: software per la scansione dell’iride e riconoscimento facciale si affiancano al più tradizionale codice numerico.
Moltissime persone oggi usano lo smartphone per il lavoro ed è innegabile, in questo caso alcune funzioni software possono determinare la scelta. Ad esempio, come sottolinea SocialCom è interessante notare due funzionalità software presenti nei Galaxy S8 e S8 Plus. Si tratta della modalità Multi Windows, grazie a cui vengono mostrate due app contemporaneamente in un’unica schermata. Questo agevola senz’altro chi usa il suo telefono per scopi lavorativi (prendere note, gestire i social, fissare appuntamenti etc, aprire app varie); la seconda possibile killer feature è Bixby, un assistente virtuale dotato di intelligenza artificiale che sfida Siri. La sua intelligenza virtuale è in grado di analizzare le azioni che più spesso facciamo quotidianamente per fornirci suggerimenti e velocizzare le nostre “solite” operazioni.
Sul fronte del P10, il software non brilla per innovazioni particolari. Lato produttività troviamo un’ottimizzazione migliore rispetto a P9 e una agevole gestione del multitasking, mentre per il resto ci sono pochi cambiamenti, anche per la versione 5.1 di EMUI installata, basata su Android Nougat: grafica e app preinstallate sono infatti simili ai modelli precedenti. Piuttosto interessante invece il sistema di riconoscimento delle impronte digitali che sostituisce alcuni tasti di navigazione a schermo.
A quanto abbiamo sottolineato finora, va aggiunto un aspetto fondamentale. I primi test dimostrano che il P10 non è in grado di “sostenere” con la propria batteria una giornata di lavoro completa, mentre il modello Samsung – soprattutto nella versione S8+ – offrirebbe in questo senso maggiori garanzie.
Un aspetto da considerare è infine il prezzo: i due top di gamma di Huawei e Samsung hanno oggi una differenza di circa 150, con un costo maggiorato per i modelli coreani. Ma viste le caratteristiche tecniche e software che abbiamo vagliato, la differenza di prezzo dovrebbe essere giustificata.
Attenzione inoltre a non confondere P10 con P10 Lite. Huawei ha infatti deciso di sfruttare il nome della sua serie più popolare per proporre ai consumatori un telefono di fascia medio bassa a un prezzo non troppo concorrenziale (di 349 euro) rispetto al modello al top della gamma (che costa quasi 700 euro). Gli interessati dovranno dunque porre attenzione poiché non è a tutti chiaro che il P10 Lite non è competitivo come il brand P10 dovrebbe lasciar supporre.