Ansiosi o nervosi: come usare lo smartphone per sentirsi meglio
Se di solito siete costretti ad usufruire di un trasporto pubblico, probabilmente avrete notato che la maggior parte delle persone fa il viaggio immerso nel suo smartphone. Che sia per leggere, vedere video, giocare o ascoltare musica, la persona sembra essere proiettata in una dimensione altra.
Questa attenzione al dispositivo ha sia lo scopo di intrattenere l’utente e di fargli trascorrere del tempo senza cadere nella noia; ma, di contro, lo porta ad evitare il contatto con gli altri. E, a quanto pare, sembra siano tante le persone troppo ansiose e/o nervose per questo tipo di interazione. E, quindi, più propense ad immergersi in un freddo display anzichè interagire con gli altri.
Se quest’ultimo è il vostro caso, perchè non provare ad utilizzare lo smartphone come “trampolino sociale”? Con questa espressione ci si riferisce ad alcuni piccoli accorgimenti per incoraggiare le persone a parlare con gli altri. Con un diverso tipo di utilizzo del proprio device e un po’ di pratica nel creare meccanismi per parlare di più con gli altri, si può imparare ad interagire in modo diverso e a trascorrere il tempo in maniera proficua. Come?
Ad esempio, utilizzare lo smartphone per socializzare di più con gli altri richiede anche l’uso di servizi di messaggistica per scrivere loro. Ce ne sono diverse (WhatsApp, Facebook Messenger, Snapchat, ecc.), il loro uso è molto semplice. Ma anche ascoltare musica con le cuffie potrebbe rivelarsi un uso alternativo dello smartphone. Usare le applicazione come strumenti, magari per conoscere il titolo di un libro o di una canzone o gestire i nostri impegni.
Insomma, la morale è una sola: con lo smartphone tante cose si possono fare. Ma l’importante è non lasciarci risucchiare da un freddo display. Accanto a noi potrebbe esserci qualcuno di interessante con il quale scambiare due chiacchiere, ma anche osservare la realtà non è poi così male.