Attualmente l’acqua si ottiene estraendola in condizioni di elevata umidità nell’aria, ma anche con metodi più costosi come deumidificatori e apparecchiature che utilizzano energia elettrica. Un nuovo dispositivo, però, promette di ricavare l’acqua dove manca senza costi energetici. Costruito con un materiale speciale, è in grado di produrre 2,8 litri di acqua per 12 ore, in condizioni del 20/30% di umidità dell’aria, utilizzando un chilo di questo materiale.
Il dispositivo è stato testato sui tetti del Massachusetts Institute of Technology (MIT), al quale si deve l’aver costruito questo dispositivo dalla struttura metallica-organica e sviluppato da un team dell’Università della California. Il quale ha riferito, in una dichiarazione, i risultati del lavoro svolto.
Nel 2014, i ricercatori presso la stessa Università, guidati dal chimico Omar Yaghi, avevano sintetizzato una struttura metallica-organica, una combinazione di zirconio e acido adipico, che assorbe il vapore acqueo. Il team ha suggerito all’altro, guidato da Evelyn Wang, ingegnere meccanico al MIT, di lavorare insieme nella elaborazione della struttura metallica-organico in un sistema di raccolta dell’acqua.
Il sistema progettato da Wang è costituito da più di due chilogrammi di cristalli organico-metallici, una sorta di granulometria della polvere, compressa tra energia solare assorbente e una piastra condensatrice disposta entro una camera aperta verso l’esterno. Quando l’aria viene dispersa attraverso il quadro organo-metallico poroso, le molecole di vapore acqueo legano preferenzialmente sulle superfici interne.
La luce per riscaldare il quadro organico-metallico conduce il vapore acqueo assorbito da un condensatore. Il vapore viene condensato come acqua liquida in un collettore di gocciolamento.
I ricercatori ritengono che il dispositivo possa essere regolato con altri materiali per essere più efficiente con livelli di umidità superiori o inferiori.