Il social che spopola tra i giovanissimi, Snapchat, secondo il CEO dell’azienda è un’app per “persone ricche”: la dichiarazione arriva per spiegare la strategia di espansione di Snap Inc., la compagnia dietro al software del fantasmino.
La frase emerge dalle accuse mosse da Anthony Pompliano alla compagnia. Nel fascicolo presentato emergono dei particolari molto interessanti riguardo le politiche della società. Sembra infatti che Snap Inc. abbia sempre prediletto un target ben preciso: l’ecosistema iOS sarebbe stato privilegiato rispetto a quello Android, ed anche la fascia di utenti corrisponderebbe ad un profilo ben preciso.
Evan Spiegel, CEO di Snapchat, non avrebbe nascosto affatto l’intenzione di concentrarsi esclusivamente sugli utenti presenti negli Stati Uniti, che offrivano le più alte possibilità di monetizzazione attraverso l’advertising sulla piattaforma. Ecco perché Snapchat era, ed è in linea di massima (almeno fin’ora), un social indirizzato alle fasce più abbienti della popolazione.
La strategia di espansione non hai mai davvero preso in considerazione la possibilità di conquistare mercati emergenti, considerati “poveri”, come ad esempio l’India e la Spagna. Così come la piattaforma Android è sempre stata tralasciata in favore di quella iOS.
Purtroppo la concorrenza agguerrita di Facebook( e Instagram, NdR), che hanno copiato molte delle funzioni originariamente presenti solo su Snapchat, ha costretto l’azienda a recuperare il terreno perduto.
I mercati emergenti e l’enorme fetta d’utenza Android sono le nuove sfide che Snapchat si troverà ad affrontare in tempi brevi. Sono necessarie soluzioni innovative, pena l’essere tagliati fuori da un mercato che per propria incuria Snapchat non è mai riuscito a conquistare.