I bambini di oggi, rispetto a quelli di una o più generazioni fa, nascono in un contesto che già da piccoli e da infanti li vede accerchiati da dispositivi mobili come smartphone e tablet. Rispetto ad anni fa, dove l’unico elemento tecnologico con cui i bimbi entravano in contatto era la televisione, ora la situazione è cambiata. Ad esempio, sempre più famiglie si affidano ai tablet per far vedere ai figli i cartoni animati oppure per farli divertire con giochi interattivi a tema.
Molti ricercatori e molti pediatri si sono spesi sul tema: c’è chi afferma che un utilizzo costante dei dispositivi mobili possa portare a problemi e c’è chi, invece, non vede in smartphone e tablet un pericolo. Da pochi giorni però è stata pubblicato uno studio portato avanti dagli esperti della Birbeck University di Londra. Secondo i ricercatori l’utilizzo dei mobile device causerebbe una perdita di sonnolenza da parte dei bambini, soprattutto quelli neonati.
I numeri dicono che ogni ora utilizzata su dispositivo touchscreen equivale a circa 26 minuti di sonno perso durante l’arco di una giornata. Dati che, anche se non allarmati, devono rappresentare una spia di pericolo soprattutto per tutte le famiglie che si affidano con frequenza abbondante a smartphone e tablet. A provocare il problema del sonno sarebbero proprio le luci provenienti dagli schermi touchscreen.
La soluzione in questi casi deve essere la ponderazione. Un gruppo di pediatri americani già si è espressa su questo tema, suggerendo quella che forse è la via più saggia: bisogna far utilizzare ai bimbi i dispositivi mobili, ma non bisogna travalicare il muro della classica ora al giorno.