Scienza e Tecnologia

Wi-Fi: un sistema 100 volte più veloce entro 5 anni

Un wi-fi 100 volte più potente

Avere una connessione wi-fi lenta è fonte di irritazione per chi la patisce. I dispositivi wireless per la casa consumano sempre più dati, e lo sappiamo. Ma questo è solo l’inizio, perché le nostre esigenze tecnologiche non smettono di crescere. E tutto andrà sempre più a congestionare la rete wi-fi.

Fortunatamente, un team di ricercatori della University of Technology di Eindhoven ha trovato una soluzione sorprendente: una rete wireless basata su raggi infrarossi ottici completamente innocui. La sua capacità non è solo sorprendente – oltre 40Gbit – ma è in grado di non far condividere la connessione in quanto ogni dispositivo ottiene il proprio fascio luminoso. Inoltre, sarebbe 100 volte più veloce della connessione Wi-Fi e con una configurazione rapida, semplice e poco costosa.

Come funziona?

La chiave sta in alcune “antenne di luce” centrali che potrebbero essere perfettamente montate sul soffitto e sarebbero quelle che dirigono i raggi luminosi forniti dalle fibre ottiche. Essendo un dispositivo senza parti in movimento, non richiede manutenzione e un minor consumo di energia:

le antenne hanno una coppia di reticoli che irradiano i raggi di luce a lunghezze d’onda diverse ed altrettante differenti angolazioni che non intaccano la salute dell’occhio umano. Il sistema, infatti, è innocuo.

Questa tecnologia funziona in modo molto chiaro: mentre si cammina con il tablet per casa, ad esempio, diverse antenne di luce “seguono” i nostri movimenti, dando copertura al dispositivo. La rete tiene traccia della posizione di ciascuno dei dispositivi wireless e vengono assegnate differenti lunghezze d’onda, senza condividere la connessione e annullando la capacità di interferire con il vicino di wi-fi.

Dato che il Wi-Fi che usiamo oggi impiega i segnali all’interno di una frequenza di 2,5 o anche 5 Ghz, il nuovo sistema possiede frequenze migliaia di volte superiore, circa 200 terahertz.

Quando sarà pronto?

I ricercatori stimano che questo sistema possa essere pronto entro circa 5 anni e potrà essere quindi disponibile nei negozi.

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Pubblicato da
Federica Vitale