Nel Wisconsin un Fitbit Flex 2 esplode provocando ustioni di secondo grado a Dina Mitchell: la vittima aveva comprato il dispositivo appena 2 settimane fa. E’ il primo caso in assoluto di una smartband prodotta da Fitbit che esplode, provocando danni così ingenti da richiedere l’intervento medico.
La malcapitata infatti ha subito ustioni di secondo grado sul polso, dove i medici hanno rimosso parti di plastica e gomma che si erano letteralmente sciolte sulla sua pelle. La protagonista della vicenda ha dichiarato di essere seduta sul divano a leggere quando la smartband è diventata rovente con conseguente fusione delle sue parti strutturali.
“Forse [il Fitbit Flex 2] non era contento del fatto che stessi stesa sul divano…oppure quel giorno era un pò fuori di testa!” ha dichiarato la vittima, scherzando sulla vicenda. Immediatamente contattata da Fitbit, la compagnia ha proposto di inviare un dispositivo sostitutivo, oltre che ad investigare sulla vicenda.
Fitbit Flex 2 è la prima smartband dell’azienda ad essere certificata per l’utilizzo in acqua, e pensata appositamente per tracciare l’esercizio fisico in vasca. La compagnia assicura che i suoi dispositivi sono perfettamente sicuri, e questo è il primo incidente del genere di cui sia sentito parlare. La batteria contenuta all’interno del Fitbit Flex 2 è inoltre talmente piccola che suona davvero misteriosa la possibilità che essa possa surriscaldarsi fino a bruciare.
Speriamo solo che Fitbit non abbia anch’essa il suo momento “Galaxy Note 7“, e che questo sia un incidente isolato.
[Aggiornamento]
Fitbit in una nota stampa ha reso noto che l’incidente non è dovuto ad un malfunzionamento del suo prodotto. Ha fatto analizzare il Fitbit Flex 2 da un laboratorio esterno, arrivando alla conclusione che l’incidente è stato causato da cause esterne, e non dall’esplosione della batteria interna. Quali siano queste cause ancora non sono state comunicate.