Qualcomm ha presentato due nuove piattaforme che vanno a sostituire lo Snapdragon 653 e 626: stiamo parlando dei nuovi Snapdragon 660 e Snapdragon 630. Entrambi vedono una serie di sostanziali migliorie rispetto ai fratelli della precedente generazione.
Il SoC (System on Chip, NdR) è il cuore pulsante di ogni smartphone. Qualcomm sta evolvendo questo concetto, rendendo di fatto i suoi processori Snapdragon delle piattaforme complete, che integrano al loro interno tantissime componenti diverse. Grazie a questa graduale evoluzione, ogni anno assistiamo all’integrazione di nuove feature nei nostri smartphone.
Snapdragon 660 e 630 introducono importanti novità, come il supporto al Bluetooth 5.0 e alle API Awareness/Nearby di Google. Vediamo nel dettaglio cosa offrono queste due nuove piattaforme:
Lo Snapdragon 660 è una piattaforma realizzata a 14nm, un passo in avanti rispetto al predecessore che si traduce in consumi inferiori. Al posto dei “soliti” core A53/A72, Qualcomm ha utilizzato dei core proprietari, i Kryo 260. Abbiamo tutti potuto saggiare la bontà dei prodotti sviluppati da Qualcomm con lo Snapdragon 835, che utilizza i suoi core Kryo, ed è equipaggiato su prodotti come lo Xiaomi Mi 6 e alcune versioni del Galaxy S8/S8+.
Qualcomm dichiara un guadagno prestazionale del 20% rispetto allo Snapdragon 650. La GPU è la nuova Adreno 512, dichiarata il 30% più perfomante rispetto alla precedente generazione. Se prendiamo per veri questi dati, siamo al cospetto di una soluzione quasi potente quanto lo Snapdragon 820
, il top di gamma dello scorso anno, ma con consumi energetici migliorati grazie al processo di lavorazione a 14nm e l’introduzione di All-Ways Aware HUB, una collezione di sensori a bassa potenza che si prendono carico di tutte quelle attività secondarie che così non non drenano la batteria, come monitoraggio della posizione, contatore di passi e tanto altro.C’è il nuovo Quick Charge 4.0, che promette una ricarica ancora più veloce (da verificare, NdR), un modem X12 LTE con download fino a 600Mbps e un nuovo processore d’immagine Spectra 160 che migliora l’elaborazione delle immagini dalla fotocamera. Infine, da non sottovalutare, il supporto al Wi-FI MiMo 2×2.
Il fratello più piccolo, il 630, offre meno rispetto alla precedente generazione. Troviamo sempre il nuovo modem X12 LTE, il Bluetooth 5.0 e il Quick Charge 4.0. Il design dei core rimane quello del precedente 626, con otto core Cortex A53. In totale Qualcomm segnala un incremento prestazionale del 10% rispetto al predecessore. La GPU invece diventa una Adreno 508, con il medesimo 30% di prestazioni in più. Lo Snapdragon 625/626 è un campione di autonomia, ma soffriva un pò nel multitasking spinto e nei giochi più esigenti. Grazie alle migliorate prestazioni, specialmente in ambito gaming, potremo avere dei dispositivi di fascia media perfettamente adatti alle esigenze dei gamers.
La parte migliore è che questi nuovi processori sono retrocompatibili sia per il software di gestione che per l’attacco fisico dei PIN. I produttori di smartphone che hanno già prodotto dispositivi dotati delle piattaforme precedenti non dovranno quindi lavorare troppo. Lo Snapdragon 660 è già disponibile, mentre per lo Snapdragon 630 bisognerà aspettare la fine di Maggio.