In questi giorni sta circolando una notizia secondo cui Spotify potrebbe presto diventare una società ad azionariato diffuso e quotarsi alla borsa di New York. Un bel passo in avanti.
Secondo la fonte dell’indiscrezione, ciò dovrebbe avvenire tra la fine dell’ultimo trimestre dell’anno e l’inizio del primo di quello successivo. Il celeberrimo servizio di streaming musicale, nato come un piccolo progetto nel 2008, potrebbe essere valutato dai mercati con una cifra davvero impressionante che ruota attorno ai 13 miliardi di dollari. Secondo fonti autorevoli del Wall Street Journal, l’azienda starebbe pensando ad un inserimento diretto, lasciando tutto al libero mercato e senza quindi definire il prezzo di vendita delle azioni e molto altro. Il rumor continua a circolare e anche dal nostro punto di vista sembra abbastanza credibile: il servizio ad oggi infatti conta più di cinquanta milioni di abbonati premium (quindi che pagano ogni mese, ndr) e una crescita del fatturato annuo del 43%.
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Grazie poi ad alcuni accordi come quello con l’etichetta discografica Universal Music Group e l’arrivo imminente di un non meglio precisato device hardware – notizia che non è stata confermata ufficialmente – possiamo ben sperare per il futuro di Spotify.