Nato diversi anni fa in Russia, Blue whale risulta essere un gioco abbastanza particolare, dato che i protagonisti del gioco non sono dei personaggi creati appositamente come in un GTA o Metal Gear qualsiasi.
Il protagonista del gioco risulta essere il giocatore stesso, il quale deve prendere parte a ben cinquanta missioni che sono tutte differenti tra di loro ed ognuna di esse in grado di mettere a dura prova la voglia di vincere del giocatore.
Occorre mettere in risalto che una missione potrà essere svolta nel corso delle 24 ore durante la quale si accede al gioco: seppur non vi sia un timer Blue whale vede protagonista questa semplice regola che dovrebbe essere necessariamente seguita dai giocatori.
Ma perché Blue whale viene definito come gioco dell’orrore?
Questo per il semplice fatto che ogni missione è una prova che sembra essere adatta ad una persona masochista che ama auto infliggersi del dolore fisico: una di esse, ovvero la principale, consiste semplicemente nel farsi un taglio su una mano.
La successiva consiste invece nello svegliarsi alle quattro del mattino, mentre una delle tante prevede che si effettui un taglio su un labbro.
Tutte queste missioni seguono un ordine preciso e perfetto che deve essere necessariamente seguito: il gioco di Blue whale non è un open world con missioni secondarie e primarie che possono essere fatte come, quando e seguendo la strategia che si reputa la migliore possibile.
Una semplice consegna ed una missione che deve essere seguita alla lettera in maniera attenta e precisa.
In caso contrario la missione stessa non potrà essere definita come completata al cento per cento.
Ora potrebbe sorgere una domanda molto semplice: come si superano le varie tipologie di missioni che vengono proposte da Blue whale?
Il gioco prevede che ogni singola azione che viene compiuta su questo gioco venga attentamente filmata oppure fotografata: sostanzialmente ci deve essere una prova visiva che testimoni appunto la buona riuscita della missione stessa.
Il file video oppure foto deve poi essere inviato ai Curatori, ovvero i creatori ed amministratori di gioco: questi decideranno se la missione è stata superata oppure no.
Se questa dovesse essere completata, i Curatori invieranno la missione successiva al giocatore, il quale dovrà svolgerla in maniera semplice, proprio come quella precedente.
Tutto questo porta alla missione numero cinquanta, quella che viene definita come la finale e che risulta essere proprio quella che ha dato scalpore e che ha fatto parlare e che tutt’ora oggi fa ampiamente discutere il mondo intero.
Che cosa rende un gioco dell’orrore veramente spaventoso ed estremo?
Semplicemente una missione che supera ogni limite e che ovviamente porta all’estremo il giocatore stesso.
La missione 50 consiste semplicemente nel salire sul tetto di un palazzo della propria città, possibilmente quello che risulta maggiormente alto, e gettarsi nel vuoto.
Questa potrebbe essere una missione che sembra essere frutto della classica presa in giro ma che, in realtà, risulta essere reale.
Ma non è tutto: questa missione, così come tutte le altre, prevede che venga sottoposta ad una prova video, la quale deve essere necessariamente filmata da altre persone, dato che il giocatore deve gettarsi giù nel vuoto e quindi non sarà in grado di effettuare il filmato ed inviarlo al Curatore, il quale effettivamente dovrà annunciare la fine del gioco.
Proprio come in un film dell’orrore Blue whale ha un epilogo che risulta essere abbastanza macabro e non scontato come accade per altri giochi.
Blue whale possiede inoltre un’altra regola: nessuno deve sapere che si sta prendendo parte a questo particolare titolo, pena la perdita dei progressi fino a quel momento ottenuti.
Questo per prevenire che le missioni possano non essere portate al termine in modo corretto, specie quella finale, che risulta essere quella che porta il giocatore a concludere il gioco stesso in modo abbastanza controverso.
Il fenomeno Blue whale ha creato moltissimo scalpore soprattutto in Russia visto che, per diverso tempo, moltissimi giovani hanno seguito questa particolare moda ed hanno completato il gioco.
Diverse inchieste hanno messo in risalto il fatto che il gioco ha degli effetti che creano molta dipendenza soprattutto nelle menti delle persone che sono maggiormente facili da condizionare.
Anche in Italia si è già registrato un primo caso di decesso a causa del gioco Blue whale.
Si parla di un quindicenne che ha deciso di portare al termine il gioco buttandosi nel vuoto da un palazzo di ventisei piani, andando incontro ad una fine orribile.
Per questo il gioco ha ricevuto una vasta serie di critiche e sta preoccupando parecchio i genitori di giovani adolescenti che seguono delle mode che non sono proprio salutari e consigliate.
Sui social ormai si parla di diverso tempo di questo gioco, il quale non viene definito nemmeno come tale, ma una semplice trappola utile per fare del male al prossimo: questo anche in merito all’unico fondatore del gioco russo, il quale ha sostenuto di essere felice del gioco e soprattutto del fatto che Blue whale abbia causato la morte di molti giovani, che da lui venivano definiti come inutili e superflui, visto che si sono fatti condizionare in quel modo dal gioco stesso.
Ovviamente occorre mettere in risalto che questo gioco dell’orrore, così come viene definito, risulta essere tutt’altro che normale e che rientra nei canoni del classico gioco, dove una persona deve portare al termine delle missioni.
Ma attribuire la colpa a Blue whale risulta essere come troppo semplice: non sarà di certo un titolo del genere a suscitare la mania sucida seppur si vedano filmati satanici che fanno il lavaggio del cervello ad una persona facilmente suscettibile.
Probabilmente, chi compie questo particolare genere di atti ha già qualche piccolo problema che viene ampliato da un gioco che riesce quasi ad entrare dentro il proprio subconscio e generare questo particolare tipo di voglia di farla finita.
Pertanto si parla sempre dello stesso tipo di problema, che venne sollevato anche da titoli come Manhunt e GTA, che secondo gli esperti condizionarono dei giovani che compirono gesti atroci nei confronti dei genitori a altre persone.