Sbagliare un’acquisto su Amazon è prassi comune. Spesso ci troviamo dinanzi ad un dubbio (comprare oppure no) e cambiamo idea il secondo dopo aver effettuato la transazione. Altre volte, invece, capita di inserire involontariamente nel carrello prodotti che non desideriamo e che vogliamo prontamente cancellare dalla spedizione. Per fortuna, Amazon ha un’ottima politica di rimborsi che consente agli utenti di ottenere subito i soldi indietro in numerosi casi prima che la spedizione sia partita.
La multinazionale di Seattle avrà effettuato miliardi di rimborsi in questi suoi anni di gloria, mandando indietro tante somme di denaro. Probabilmente, però, mai come questa volta privarsi dei soldi sarà così dannoso.
Dopo le sentenze giuridiche di vari tribunali americani, Amazon ha iniziato proprio in queste ore un processo di rispedizione da oltre 70 milioni di dollari per acquisti non voluti da parte di bambini e minori.
Da quando la società si è dotata di un proprio marketplace ufficiale per le app, molte persone (perlopiù ragazzi e piccoli) sono stati ingannate e portate a comprare servizi a pagamento, non desiderati, offerti dalle diverse piattaforme. I genitori di questi bambini hanno denunciato di aver speso sino a cento dollari per ogni singola applicazione.
La redistribuzione di soldi da parte di Amazon sta partendo proprio in queste ore. Dopo aver imbracciato più e più volte le sentenze, il colosso dell’ecommerce si è messo comunque a disposizione dei suoi clienti, offrendo anche una piattaforma in cui ogni utente può verificare eventuali debiti da riscuotere.