La fine di questa primavera si sta rivelando molto frenetica nel mondo dell’hi-tech. L’imminente vicinanza di importantissime convention come il WWDC di Apple e la presentazione di nuovi smartphone porta gli addetti ai lavori e gli appassionati di tecnologia a restare sempre sul pezzo, condividendo le più disparate opinioni. Su una cosa tutti possono essere certi: questa settimana è stata caratterizzata dal ritorno in campo di Andy Rubin, il fondatore di Android, deciso di mettersi in proprio per lanciare un dispositivo di sua stessa mano: Essential Phone.
Il nuovo device ha lasciato molti opinionisti spiazzati. Il suo design – tra i punti di forza principali, a detta dello sviluppatore – certo non passa inosservato anche grazie alla fotocamera “incastrata” nel display.
Pareri discordanti ci sono anche sulla probabile fortuna del cellulare di Andy Rubin: a chi ipotizza un grande successo commerciale, si contrappone chi invece è molto più scettico.
Il fondatore di Android attraverso questa operazione industriale (ma anche commerciale) ha voluto sicuramente dare un segnale forte al mondo dell’hi-tech, anche perché le case costruttrici ora presenti non stanno certamente sfornando grandissime novità.
Per questo motivo è ipotizzabile pensare che Rubin non si fermerà. In rete, nelle ultime ore, già sono apparsi brevetti riguardo ai progetti futuri del fondatore di Android. Tra questi, il lavoro che più potrebbe colpire è un nuovo prototipo di smart glass, molto simili nell’aspetto e nella forma ai ben poco fortunati Google Glass.
Ai tempi, BigG aveva provato a rivoluzionare il mondo della tecnologia con questo prodotto, apparentemente futurista, ma in pratica molto instabile. Dopo il grande flop a Mountain View pare si sia abbandonato la via e proprio questo avrebbe spinto Andy Rubin a mettere mano ad un nuovo tipo di occhiali super intelligente.
Riuscirà il geniale sviluppatore a rivitalizzare i vecchi Google Glass?