Apple, più di altre aziende, ha sempre mostrato di essere una compagnia molto attenta nel mantenimento dei segreti aziendali, soprattutto di quelli che riguardano i dispositivi in uscita. Nonostante ciò, niente ha impedito ai vari leakers più o meno famosi, sparsi per il web, di entrare in possesso di notizie riguardo design, specifiche, prezzi o addirittura di immagini che ritraevano in anteprima i dispositivi del colosso di Cupertino anche molto prima della loro effettiva uscita.
Quanto sappiamo già di iPhone 8? E quanto, lo scorso anno di questo periodo, sapevamo già di iPhone 7? Certamente, controllare in maniera stretta chiunque abbia informazioni sui dispositivi in uscita, e credeteci, sono davvero tante persone, è un’impresa impossibile. Se è possibile difatti porre un limite ai dipendenti diretti di Apple, diverso è controllare tutte le persone al saldo dei fornitori, i corrieri, i vicini di casa, gli amici, le mamme e i papà di tutti coloro che in una maniera o in un’altra sono entrati in possesso di informazioni classificate rispetto ad un iPhone, un iPad o un Mac in uscita.
A questo proposito Apple ha deciso di passare alle maniere forti. I continui rumors e leaks (evidentemente molto precisi per essere stati in grado di suscitare questa reazione a Cupertino), hanno difatti portato Apple ad organizzare addirittura un seminario interno che ha coinvolto praticamente ogni dipendente. Ironico è il fatto che la notizia di un seminario sulla fuga di notizie sia trapelata online.
Il seminario che aveva come titolo “Stopping leakers – Keeping Confidential at Apple” è durato circa un’ora ed è stato condotto da tre impiegati della Divisione di General Security di Apple. Il focus dell’incontro è girato attorno alle strategie strategia di blocco del flusso di informazioni verso in competitors e la stampa. Secondo Tim Cook, CEO di Apple, queste informazioni vanno ad inficiare sulle vendite e i potenziali compratori di un iPhone 7 o di un iPhone 7 Plus, ascoltando o leggendo notizie su iPhone 8 potrebbero decidere di aspettare il nuovo modello invece che comprare quello, comunque valido, uscito l’anno prima.
Non sappiamo come si comporterà Apple da ora in poi ma siamo certi che porre un freno definitivo alla fuga di notizie sarà un’impresa persino per Tim Cook e i suoi.