Lo scorso anno Samsung ha forse vissuto il periodo più brutto della sua esistenza a causa dello scandalo che ha coinvolto un suo dispositivo top di gamma, l’oramai famoso Galaxy Note 7. Il phablet – di cui a breve uscirà la nuova versione (ovviamente molto più sicura!) – è stato un vero e proprio flop a livello mondiale a causa delle sua batterie esplosive ed incendiarie. Gli sviluppatori e gli ingegneri della compagnia hanno cercato in tutti i modi, come risaputo, di fermare in tempo la grande emorragia, ma il richiamo in fabbrica è avvenuto con tempistiche molto lente rispetto a quanto necessario.
Il problema di Samsung si è riverberato tutto nel mercato, con indicatori in ribasso nell’ultimo semestre del 2016. La compagnia per sopravvivere a questo scandalo, potenzialmente killer per ogni genere di affare futuro, è stata costretta a cambiare il suo stile di comunicazione.
Come riporta Marc Mathieu, responsabile marketing USA, l’azienda si è impegnata a rivedere tutte le sue strategie: “Per sopravvivere a ciò che stava succedendo abbiamo nettamente stravolto le nostre politiche di marketing. Dopo Galaxy Note 7 non aveva più senso far capire al pubblico la nostra avanguardia tecnologica. Ci siamo e ci stiamo concentrando sul lato umano dei nostri prodotti”.
Una prima verifica della comunicazione rivoluzionata da parte di Samsung la si è avuta per il Galaxy S8, oggi in grande ascesa sul mercato. La domanda ora è: il pubblico come accoglierà il futuro Note 8? Ci sarà diffidenza o, anche grazie al marketing rimodernato, il device sarà un successo?