Come riportato da autorevoli testa giornalistiche, quali Rai News ed Il Messaggero, uno dei più noti siti di e-commerce italiani è finito sotto l’occhio della Polizia con un’accusa molto pesante.
Secondo quanto appreso fino ad ora, la Polizia di Stato e l’Ufficio delle Dogane di Roma, stanno effettuando operazioni di verifica sul sito degli Stockisti, noto a tutti gli appassionati tecnologici per i suoi prezzi molto bassi rispetto alla concorrenza. Già da questa mattina sono state emesse diverse misure cautelari, in particolar modo, per i reati di associazione a delinquere finalizzati all’evasione fiscale.
Le indagini sono state avviate dal Compartimento di Polizia Postale e delle Comunicazioni per il Lazio e dall’Ufficio delle Dogane di Roma 2 della Direzione Interregionale per il Lazio e l’Abruzzo, che hanno messo in moto una grande macchina organizzativa utile a contrastare la presunta evasione fiscale, riferita in primis alle attività di vendita realizzate dalla società sul web.
Il sistema creato dagli “Stockisti”, ha consentito di vendere prodotti fortemente scontati grazie all’evasione dell’ IVA. Questa non veniva versata nelle casse dello Stato italiano, ma a Malta ad una cifra molto inferiore rispetto alla nostra tassazione.
Così facendo la società era in grado di fare concorrenza ai molti colossi del mercato online, proprio perché il mancato pagamento delle tasse consentiva costi inferiori del 20%
.Ciò è stato possibile grazie alla complicità di una società maltese che gestisce da diversi anni il sito. Tramite il cambio annuale di società concessionaria per il nostro paese, riuscivano a rendere particolarmente difficili i controlli del fisco italiano. La documentazione contabile ed amministrativa era così manomessa senza incorrere in alcuna sanzione.
Grazie al coordinamento della Procura della Repubblica di Roma, è stato possibile individuare tra le persone coinvolte nella vicenda tre commercialisti ed un collaboratore fiscale, che aiutavano a mantenere in vita questo circolo illegale.
Si parla di un volume d’affari pari a 250 milioni di Euro e un’evasione di oltre 50 milioni. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un vero e proprio atto mafioso.
Per il momento il sito risulta ancora online, ma la Polizia sta provvedendo ad oscurarlo.
Sono già molte le segnalazioni degli utenti indignati sulla pagina ufficiale del famoso e-commerce. Ora come faranno tutti i consumatori che hanno acquistato regolarmente sul sito, ignari delle politiche scorrette adottate dalla società?