Secondo alcuni dati statistici forniti dall’AGCOM tramite la Relazione Annuale 2017, il rapporto tra i consumatori e gli operatori telefonici sta diventando sempre più scontroso. Numerose le denunce effettuate da parte degli utenti, nei confronti dell’Autorità Garante delle Comunicazioni, soprattutto per eventuali costi aggiuntivi non dovuti.
Tutto ciò porta malcontento, delusione, e provoca un peggioramento del servizio offerto nei confronti dei consumatori, che sono costretti a pagare mensilmente un servizio degno che soddisfi in pieno ogni esigenza.
I dati statistici di AGCOM
Come si può vedere dalla tabella, le denunce nel 2016 sono aumentate rispetto al 2015, sono state 5.958 rispetto alle 4.931 dell’anno precedente. Le denunce più diffuse sono state la modifica dei piani tariffari e delle condizioni contrattuali: a causa del passaggio alla fatturazione su una base di 28 giorni, che ha di fatto aumentato da 12 a 13 i canoni da pagare nel corso di un anno.
Altri problemi sono stati riscontrati sia con i costi di disattivazione che con le tempistiche elevate nella lavorazione delle richieste di recesso, dove gli utenti subiscono delle rimodulazioni e faticano ad ottenerlo in modo gratuito.
In questa seconda tabella, si può vedere la percentuale delle denunce ricevute ad ogni singolo operatore telefonico. L’operatore Tim è colui che detiene il maggior numero di denunce all’attivo, per la precisione il 42,4% del totale. A seguire troviamo Vodafone/TeleTu con il 15,6%, Wind con il 13,4%, H3G con il 10,1%, Fastweb con 8,7% e di seguito tutti gli altri.
Un altro problema emerso in questi giorni è stato inerente al roaming europeo gratuito, ma da quello che ci risulta ci sarebbero dei passi in avanti. Infatti, il Governo ha inserito un emendamento per potenziare il potere di AGCOM contro gli operatori che violano il regolamento europeo (internet e roaming).