L’utilizzo dello smartphone alla guida di un’automobile è la prima causa di incidenti mortali nel nostro Paese, e questo comportamento assolutamente scorretto e pericoloso per noi e per gli altri è giusto che venga punito in maniera importante.
Questa settimana è stato approvato l’emendamento da parte del relatore del disegno di legge sulle modifiche all’articolo 173 del codice della strada, Michele Meta, che va a modificare le sanzioni per chi dovesse venire pizzicato ad armeggiare con il proprio dispositivo mobile alla guida della propria auto. Consultare compulsivamente la bacheca di Facebook, gli ultimi Twitter o i messaggi ricevuti via WhatsApp mentre si guida, da oggi verrà severamente punito ed è giusto così.
Il decreto di legge, al momento sottoposto al vaglio della Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, prevede la sospensione della patente fin dalla prima infrazione fino ad un massimo di tre mesi. Quindi anche se avete una fedina stradale intonsa, il primo sgarro dovuto allo smartphone vi potrebbe costare molto, molto caro. Oltre al ritiro della patente, nei casi più gravi è prevista una sanzione che può andare dai 322 ai 1294 eur
o per la prima infrazione ed esattamente il doppio, da 644 a 2588 euro dalla seconda infrazione; inoltre, è prevista una decurtazione di 5 punti dalla propria patente che possono diventare 10 per i neopatentati.Seppure a molti dovesse sembrare una sciocchezza, questa legge è assolutamente necessaria visto che dove non arriva la stupidità dell’uomo deve arrivare la legge con i suoi obblighi tassativi. Siamo da sempre stati abituati (molto, molto male) a parlare al telefono alla guida, magari a controllare un messaggio, i più stupidi perfino a rispondere su WhatsApp o addirittura a giocare a Pokémon GO. Questo non può essere tollerato in alcuna maniera, visto che a più di qualcuno questi comportamenti sono costati addirittura la vita. Lo smartphone è causa del 21,4% degli incidenti stradali su strade extra urbane e del 15,5% in città, cifre allucinanti.
Se non avete ancora perso questa malsana abitudine, beh è davvero arrivato il momento di darci un taglio.