Con il rilascio dell’ultima versione, la quarta, della Developer Preview di Android O, però, siamo venuti a conoscenza di una verità diversa da quella che ci aspettavamo. L’easter egg presente in tutte le versioni del robottino verde, che notoriamente è dedicato al nome in codice dell’OS, non mostra questa volta un bel biscotto al cioccolato con uno strato di vaniglia ma… un polpo!
Sì, va bene, anche il polpo è un cibo dopotutto, ma capirete bene che un ‘Octopus’ è abbastanza fuori tema rispetto ad un Fro(zen)Yo(gurt), una Jelly Bean, un Lollipop, un KitKat, un Marshmallow ed un Nougat. Molti hanno subito pensato al solito scherzone degli sviluppatori e, onestamente, siamo convinti anche noi che questa sia l’unica spiegazione al fatto, tuttavia, per ora Android
O diventerà Android 8.0 Octopus.Passando a fatti squisitamente tecnici, l’ultima Developer Preview di Android O porta alcune, significative, novità al sistema operativo di Big G. Da segnalare ci sono anzitutto una nuova gestione delle notifiche all’interno dei canali, la visualizzazione di video tramite l’ormai di moda Picture-in-Picture, un comodo menu richiamabile dai soliti tre puntini verticali posto sulle icone delle app per consultare info aggiuntive e, soprattutto, un concreto passo in avanti nella qualità della riproduzione musicale in wireless con altoparlanti o auricolari Bluetooth.
Android O, oltre alle consuete novità al livello di GUI e features, mira ad andare a risolvere uno dei problemi strutturali più grandi del robottino verde, la frammentazione. Google, tramite l’iniziativa chiamata Project Treble, sta cercando di ovviare a questo annoso problema rendendo il proprio OS più snello, rapido e veloce ma soprattutto più longevo. Android 8.0 Octopus verrà rilasciato in versione definitiva con l’arrivo dei prossimi smartphone della linea Pixel, per cui dovremo aspettare ancora qualche mese per vederne una release finale, speriamo che le promesse di Google vengano mantenute.