La procura della Repubblica di Torino ha condotto l’operazione, mettendo sotto inchiesta otto persone per vendita illegale di software e contenuti digitali, in violazione del diritto d’autore.
Al termine della maxi opereazione sono stati bloccati ed oscurati ben venti siti pirata, le persone indagate, risultano al momento 8 e sono stati posti sotto sequestro 12 computer insieme ad 8 hard disk. L’operazione è stata denominata “cyberlocked” e condotta dalla Guardia di Finanza, dopo una lunga serie di attività di investigazione volte a contrastare la pirateria e sviluppatesi in diverse regioni Italiane come Piemonte, Abruzzo, Campania, Lazio, Puglia, Sardegna e Veneto. Sono state effettuate numerose perquisizioni nelle città dei soggetti sospettati tra cui Molfetta, Pescara, Cagliari, Arzignano, Treviso e Manduria. A condurre le operazioni è stato il magistrato Cesare Parodi della Procura della Repubblica di Torino.
Tema centrale dell’operazione è stato il Warez, contrastare la violazione al copyright materiale, prevalentemente software, distribuito senza alcuna licenza. I pirati informatici, a seguito delle intercettazioni, si scambiavano e mettevano in vendita materiale digitale, software, file multimediali ed e-book tutti tutelati dal copyright
. La nota delle fiamme gialle riporta quanto segue:“Sui siti oggetto di sequestro sono stati aggregati e offerti una grande varietà di contenuti. Il meccanismo di condivisione degli stessi avveniva mediante il caricamento sui cosiddetti cyberlockers, che garantiscono un servizio di archiviazione in internet e registrano quotidianamente milioni di download”.Il filesharing è stato definito, dalla Guardia di Finanza, un vero e proprio business, infatti, ha sempre rappresentato un’ingente fonte di guadagno per la pirateria online. Secondo i primi calcoli, si è potuto verificare che il danno inflitto all’economia nazionale, a causa manovre scorrette messe in atto da questi criminali, superi l’1,2 miliardi di euro. Ciò, ha causato un danno non indifferente anche all’occupazione, con la perdita di oltre 6 mila posti di lavoro.