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La Cina dichiara guerra alle VPN, Apple si adegua e rimuove tutte le app

Il governo cinese mette al bando le VPN nel Paese, Apple si adegua rimuovendo tutte le app che forniscono il medesimo servizio dall’App Store

Non siamo qui per fare un processo ai severi metodi di Pechino in termini di censura, non è un ambito di nostra competenza, tuttavia, come è noto ai più, in Cina la censura, specie online, quella più difficile da gestire, costituisce davvero un problema per tutti coloro che vorrebbero utilizzare la rete per informarsi in maniera plurale sugli avvenimenti mondiali.

Il governo di Pechino infatti, oltre ad aver censurato le televisioni e le radio per obbligare la divulgazione solo di un certo tipo di notizie e quindi solo un punto di vista, quello governativo, sta cercando da anni di controllare anche la rete. I giovani cinesi, però, avevano arginato il problema tramite l’utilizzo delle VPN, reti virtuali che simulano la connessione alla rete da aree geografiche diverse da quelle reali. Tramite VPN, come avrete capito, molti cittadini della Repubblica Popolare si connettevano ad internet risultando, invece che in Cina

, in altre parti del mondo dove la censura non è così stretta in modo tale da poter navigare senza limitazioni su internet avendo accesso a tutti i tipi di informazioni disponibili.

Cosa c’entra Apple in tutto questo? Beh, è presto detto, iPhone ed iOS sono molto diffusi nel Paese e nell’AppStore sono presenti diverse app che offrono il servizio di VPN consentendo agli utenti di navigare liberamente anche da smartphone. Il governo cinese, grazie ai potenti mezzi della Repubblica Popolare, ha finalmente scoperto il trucchetto mettendo al bando tutti i servizi VPN delle TelCo cinesi e intimando ad Apple di rimuovere dal suo store tutte le app terze a fornire lo stesso servizio.

Apple non ha potuto che adeguarsi rimuovendo dunque tutte le app in quanto “illegali” in Cina come ad esempio “ExpressVPN” che dopo la rimozione della propria app dall’AppStore cinese perché “contraria alla normativa vigente” ha twittato in merito alla notifica ricevuta da Cupertino.

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Pubblicato da
Redazione