Gli SMS ormai vengono utilizzati sempre meno eppure ci sono persone che ancora li sfruttano sopratutto perché ritenuti più professionali dei classici servizi di messaggistica istantanea come Whatsapp e Telegram, e le compagnie telefoniche stanno man mano rimuovendo i messaggi di testo dagli abbonamenti e dalle offerte facendoli pagare secondo il proprio piano tariffario con una media di 0,15 euro.
Proprio sugli SMS si può basare un nuovo livello di business attuato dagli operatori, infatti, se eliminati dalle varie promozioni i clienti sarebbero costretti a pagarli a parte e basti pensare che gli stessi vengono utilizzati anche dai sistemi di allarme per inviare un messaggio quando viene rilevata un’intrusione. Con questo piccolo stratagemma le compagnie telefoniche come Tim, Wind, Tre e Vodafone potrebbero incassare migliaia di euro nel corso dell’anno.
Gli SMS vengono utilizzati in modo massivo anche per scopi di marketing e secondo le statistiche infatti, il 98% dei messaggi inviati viene letto da chi lo riceve. Sfruttando solo questa nicchia di mercato le compagnie con l’eliminazione delle varie promozioni possono incassare utili in grado di essere sfruttati per compensare l’abbassamento dovuto alla concorrenza delle varie offerte.