Il Google Play Store ha la nomina di ospitare applicativi di minor qualità rispetto a quelli offerti dal store cugino di casa Apple. Per rimediare a tale pubblicità negativa, il colosso di Mountain View ha deciso di controllare singolarmente la qualità delle app esistenti sul suo store e premiare con una maggior visibilità gli sviluppatori più diligenti.
Big G si dice molto attenta alle esigenze dei propri utenti Android: «Gli utenti utilizzano applicazioni e giochi che rispondono alle loro aspettative in termini di prestazioni e qualità. L’utilizzo eccessivo della batteria, i tempi di risposta lenti ed i crash continui o sporadici, possono essere fonte di frustrazione. In un’analisi interna dei commenti delle app presenti sul Google Play Store, abbiamo notato che la metà dei commenti che la metà dei commenti che donavano una stella prendevano di mira l’instabilità della stessa applicazione. Pertanto, d’ora in poi, gli sviluppatori che si concentreranno sulla qualità, potranno ottenere delle migliorie in termini di visibilità, di ritorno di immagine e di monetizzazione».
Il Google Play Store mette al bando le app “scadenti”
La strategia di Google appare sin da subito piuttosto evidente e volto ad un meccanismo premiale. Secondo un semplice meccanismo meritocratico, le applicazioni con una miglior qualità complessiva di sviluppo verranno agevolate e meglio pubblicizzate (indicizzate) all’interno dello store. Questo comporterà una maggior attenzione da parte degli sviluppatori allo sviluppo delle app e garantirà agli utenti una miglior esperienza d’uso sui proprio terminali con OS mobile Android.
Al fine di vagliare e giudicare la qualità complessiva di un applicativo, Big G si è avvalsa di un apposito algoritmo di machine learning (apprendimento automatico). La novità sarà introdotta a partire dalla prossima settimana in maniera automatica per tutti gli utenti. Non ci resta che attendere per verificare l’efficacia o meno di questa iniziativa.