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Volare con i droni, cosa dice la normativa italiana: permessi e divieti

Siamo in un mondo in cui la tecnologia fa passi da gigante e progredisce ogni giorno di più, possiamo al giorno d’oggi creare oggetti che in passato potevamo solo sognare. Tra questi oggetti quelli che maggiormente attirano la nostra attenzione sono i droni, questi sono stati impiegati anche in periodo di guerra a scopo bellico, ma quelli di cui noi parleremo oggi sono i così detti quadricotteri personali.

Le varie tipologie di drone

Essi si possono acquistare in molti formati, hanno diverse dimensione ed ognuno può avere un diverso utilizzo. I droni vanno innanzitutto suddivisi in due categorie gli RPA e gli UAV. Gli RPA sono controllati da remoto, mentre gli UAV sono preprogrammati per effettuare specifiche azioni, su una rotta prestabilita. I droni sono stati utilizzati nel tempo per diverse attività: utilizzo militare, quindi droni dotati di armi utilizzati durante la guerra, droni per la consegna e quindi per le spedizioni, droni dotati di telecamere adibiti al monitoraggio e alla sorveglianza, droni per fare foto e video che hanno quindi un’applicazione anche nel mondo del cinema, droni da corsa che vanno a gareggiare in vere e proprie gare ufficiali ed infine droni a scopo ricreativo, spesso nano-droni. Questi droni possono aver come già detto varie forme e dimensioni e variano per il numero di eliche e per la struttura. Possiamo avere una o più eliche spesso estraibili che permettono al drone di comportarsi come un elicottero, ciò di rimanere stabile, effettuare svolte e muoversi in direzione obliqua. Ci sono poi i droni dotati di una struttura planare che al posto delle eliche hanno solitamente due grandi ali, ottimi per coprire medie distanze poiché capaci di sfruttare ottimamente le correnti d’aria. Ci sono infine i droni ibridi cioè dotati sia di eliche che di 2 o 4 ruote motrici, capaci quindi di camminare anche sulla terra ed addirittura di effettuare salti al fine di superare piccoli ostacoli. Ci sono diversi motivi per il quale comprare un drone in primis il drone ha fatto evolvere la fotografia verso un altro campo, appunto quello aereo che darà la possibilità a tantissime nuove sfaccettature del campo. Il drone ti permetterà inoltre di osservare posti che non avevi mai visto, mappare la tua casa, vederla dall’altro ed osservarla quindi con occhi nuovi.

Prima dell’acquisto

Una volta comprato il drone ci sono alcune cose che devi sapere per prepararti al meglio. Innanzitutto non tutti i droni sono semplici da pilotare, spesso sono molto stabili e potresti perderne il controllo, in linea di massima maggiore è il prezzo maggiore sarà la stabilità del drone poiché dotato tecnologie sempre nuove. Inoltre non tutti i droni sono pronti al volo anzi alcuni vanno montati, e se non te la senti di cimentarti ti consiglio di ricercare un drone RTF, cioè ready to fly, già pronto al volo. Un altra cosa importante è saper investire bene il proprio denaro ad esempio su una buona radio che possa durare nel tempo e possa anche sopravvivere a diversi droni. Attualmente il DJI Mavic Pro è uno dei migliori droni in commercio e proprio per questo sul nostro canale Telegram pubblichiamo molto spesso offerte e sconti per acquistarlo.

Volare con i droni, cosa dice la normativa italiana

Tutt’oggi il fenomeno dei droni è in ampio sviluppo e sembra essere ancora solo in fase embrionale, sono infatti moltissimi gli sviluppi che possiamo attendere dall’avanzamento di questa fantastica tecnologia. Volare con i droni è un attività che essendo in così grande ascesa va controllata, essendo essi velivoli che occupano uno spazio aereo vanno controllati ed infatti l’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha creato un regolamento che va a trattare le norme di sicurezza e le condizioni in cui i nostri quadricotteri personali possono essere utilizzati.

Il 17 luglio è stato infatti pubblicata la seconda versione del regolamento per i mezzi aerei a pilotaggio remoto

che entrerà in vigore a partire dal 15 settembre. Queste nuove normative vanno ad introdurre importanti novità nel mondo dei droni, come la possibilità di utilizzarli in aree urbane una volta prese le giuste precauzioni e rispettate le dovute norme di sicurezza come la presenza di un sistema primario di comando e di controllo ed un software che sia conforme alla specifica EUROCAE ED-12 di almeno livello D. Ciò ci fa comprendere l’importanza del fenomeno e di come questi droni stiano ormai cambiando il nostro modo di approcciarci alla realtà.

La possibilità di sorvolare aree urbane viene comunque a mancare nel momento in cui ci siano in un determinato luogo agglomerati molto grandi di persone come cortei e manifestazioni. Con queste normative L’Enac va a stilare una serie di regole per quei droni che vengono utilizzati ad uso professionale, ma non a predisporre un regolamento per l’ormai diffusissimo fenomeno dei droni da intrattenimento, cioè droni personali ad un prezzo sicuramente minore ma che comunque hanno molte caratteristiche di quelli ben più costosi, basti vedere i famosi Parrot Bepop e DJI Phantom, DJI Mavic Pro, capaci di seguire una persona allo scopo di fotografare o fare un autoscatto. Questo tipo di drone utilizzato a scopo personale e non professionale non viene regolamentato dall’Enac poiché facente parte del campo degli aeromodelli. Solo la sezione numero VII del nuovo regolamento stabilisce alcune norme per la sicurezza. Ciò che se ne comprende è che l’uso del drone a farlo rientrare in una categoria o meno, cioè se l’utilizzo che se ne si fa è un utilizzo professionale allora seguirà le normative per SAPR, mentre se invece l’utilizzo è personale e rientra negli aeromodelli allora segue un altro regolamento. Andando comunque oltre tutte queste normative, la prima regola da seguire è il buon senso, è considerato rischioso utilizzare i droni in aree trafficate, o comunque con tante persone.

Tra le varie normative per la sicurezza ce ne sono alcune che aiutano a migliorarla, l’aereomodello può esser fatto volare ad un altezza massima di 70 metri e 200 metri di raggio dal telecomando in modo da avere un contatto visivo tra pilota e drone. E’ da spiegare invece una parte del regolamento che vieta espressamente di installare su un aeromodello da utilizzare in un luogo aperto al pubblico dispositivi che lo trasformino in un drone professionale. Con questo comma del regolamento l’Enac non vuole limitare l’uso private che si fa del drone, di conseguenza nulla vieta all’utente di installare per uso privato telecamere e fotocamere. Resta il fatto che utilizzare telecamere ad infrarossi oppure telecamere che rilevano fughe di calore è un attività al limite della normativa, poiché si utilizza un attività privata a scopo professionale. I nuovi modelli avranno una funziona che gli permetterà tramite gps di attraversare alcuni waypoint segnalati da google maps in modo totalmente autonomo portandoli a violare la norma che dice di non poter oltrepassare i 70 metri di altezza, rimane che se l’utilizzo sarà solamente ludico non ci saranno problemi di alcun entità. In definitiva il drone può essere utilizzato ovunque a patto di utilizzare il buon senso, rispettare le norme di altezza massima e di raggio dal telecomando, rispettivamente 70 e 200 metri e ti fare attenzione nel caso di posti affollati sia per questioni di sicurezza che di privacy. Volare con i droni, cosa dice la normativa italiana, basta usare il buon senso e non avrete nessun tipo di problema.

N.B. L’articolo è a titolo esplicativo della norma vigente in Italia ma tutti i dettagli e le informazioni vanno visionate sul sito ufficiale di Enac. Per qualsiasi dubbio, domanda o richiesta potete utilizzare i commenti in basso.

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Pubblicato da
D'Orazi Dario