Il colosso americano afferma, infatti, di aver pianificato di costruire un totale di 100 veicoli di prova e che ogni veicolo della flotta sarà dotato di funzionalità completamente autonome, il che significa che le vetture potranno guidare da sole senza l’intervento umano.
L’obiettivo di Intel è ottenere almeno alcuni di quei veicoli di prova sulla strada prima del 2018, e proprio per questo ha definito l’acquisizione di Mobileye, il sensore di guida autonoma israeliano.
Il progetto sarà realizzato per mostrare il sistema software autonomo di guida ibrido di Intel e Mobileye, che la società spera di offrire come fornitore di settore per una gamma di applicazioni e usi diversi. La flotta di prova includerà di conseguenza diversi marchi e tipi di veicoli, per dimostrare che la piattaforma stessa è aperta per l’utilizzo in sostanza in qualsiasi applicazione.
Il piano di Intel, infatti, non è quello di entrare in conflitto nel mercato automobilistico e di iniziare a vendere i propri veicoli, ma la flotta di test verrà utilizzata per testare il sistema che ha raccolto come parte dell’acquisizione di Mobileye.
Intel non sembra aver menzionato quanto tempo ci vorrà per costruire l’intera flotta di 100 veicoli o per quanto tempo intende testare ogni veicolo prima di offrire il suo sistema sul mercato. Considerando la durata di tempo che altre compagnie hanno speso per i propri test, probabilmente non sarà un breve periodo. Le prove con i veicoli saranno condotte negli Stati Uniti, Israele e in Europa.
Non ci sorprende che Intel abbia mostrato interesse per questa attività, in quanto ritiene il settore un ottimo investimento, affermando che entro il 2050 le automobili con guida autonoma saranno un’industria da 7 trilioni di dollari.
“Le mie due figlie non impareranno mai a guidare” – Brian Krzanich, CEO intel
Abbastanza chiaro, non credete?