Stiamo parlando di un malware sviluppato dagli hacker, i quali hanno come obiettivo quello di colpire i siti internet e i portali web che ospitano link per la visione di contenuti in streaming. Sui siti che pubblicano contenuti diffusi in rete senza averne titolo, vengono ospitati i codici di particolari network pubblicitari attraverso i quali Submelius viene diffuso.
Le classiche finestre pubblicitarie, come ‘è stato rilevato un virus’ o ‘guadagna soldi lavorando da casa’, il browser tende a non indirizzare ad un altro sito pubblicitario, ma ad una pagina che chiede a sua volta di andare su un altro indirizzo. Di conseguenza, porterà l’utente, prima o poi, a sbagliare facendolo cliccare sul tasto ‘Accetta’, in modo da far scaricare al browser un’estensione maligna.
Navigando sul web per cercare film in streaming, troverai numerosi siti che offrono questo servizio, altrettanto, prendersi un malware pericoloso. Stiamo parlando dello streaming illegale, la forma di pirateria più diffusa in Italia
.Secondo ESET è proprio lo streaming illegale che ha favorito la diffusione di Submelius, colpendo in primis, gli italiani e i browser.
Vedendo questi dati il browser preso di mira e più infetto è JS/Chromex.Submelius con il 31,97%. Fortunatamente la rimozione è abbastanza semplice, basta andare su chrome://extensions/, individuare quella pericolosa e rimuoverla.
Al secondo posto troviamo JS/Danger.ScriptAttachment con il 6% delle infezioni, un temibile JavaScript distribuito come allegato email che, una volta aperto, scarica e installa differenti varianti di malware, la maggior parte dei quali costituiti da cripto-ransomware.
Al terzo posto con il 4,11% troviamo Win32/TrojanDownloader.Nemucod, un trojan che reindirizza il browser a uno specifico URL contenente un ransomware. La pericolosità di questo tipo di malware, comporta maggior controllo nel nostro Paese, visto che è il paese più colpito dai ransomware.
Al quarto e quinto posto, rispettivamente, troviamo HTML/FakeAlert e S/Adware.AztecMedia. Il primo prende di mira soprattutto la Francia con il 42,25%, mentre, il secondo è un adware, ovvero, un malware che cerca di visualizzare pubblicità indesiderate.
Per proteggersi dalle continue minacce di virus e malware presenti nello streaming online, bisognerebbe installare dei buoni antivirus, in modo da risolvere eventuali problemi sui nostri dispositivi.