Tra le nuove lingue aggiunte, è menzionato il supporto per lingue antiche come quella georgiana. È stato aggiunto il supporto anche per molte lingue indiane, insieme a due delle più diffuse lingue dell’Africa, lo Swahili e l’Amharic.
Il riconoscimento vocale è uno degli aspetti più potenti di molti prodotti Google, in particolare nell’app Google dove la ricerca vocale si basa sulla capacità di capire cosa stiamo dicendo. Lo stesso vale per Gboard, che è in grado di digitare interi messaggi basandosi su quello che viene detto.
Google ha lavorato con madrelingua nativi per raccogliere i campioni vocali necessari per formare i modelli di apprendimento macchina, che miglioreranno quanto più verranno utilizzati.
Secondo Google, tutte le nuove lingue saranno presto disponibili in tutte le sue applicazioni e prodotti, tra cui la funzionalità “Traduci”. Si tenga presente che per poter usufruire delle nuove lingue è necessario abilitare la digitazione vocale nell’applicazione della tastiera.
Altri prodotti saranno in grado di attingere a queste nuove aggiunte e alcune sono già disponibili nell‘API Cloud Speech.
Negli Stati Uniti, è possibile cercare emoji in Gboard per testo o disegno, e ora Google sta introducendo la possibilità di cercarle tramite la voce. Spiegando a parole la tipologia di emoji desiderata, come “emoji arrabbiata”, dovrebbe comparire la emoji che si sta cercando oppure una serie di simili se la richiesta è un pò ambigua.
Noi non abbiamo ancora provato queste nuove funzionalità, e voi? Fateci sapere cosa ne pensate.