La nuova funzionalità degli stati colorati, in arrivo su WhatsApp, sta attirando molto l’attenzione degli iscritti alla chat verde che, dalle prossime settimane, in perfetto “stile Facebook”, potranno variare il proprio stato dando lo sfondo che vorranno al loro profilo.
A quanto pare però la nuova funzione, ancora in fase di roll-out, ha attirato anche malintenzionati pronti ad attuare una truffa ben ideata.
In cosa consiste la nuova truffa
Degli hacker si sono attivati con un tentativo di phishing, cogliendo la palla al balzo in questo periodo di messa a punto della nuova funzione. Molti utenti hanno segnalato il seguente messaggio: “Ciao, hai già visto?…ora puoi chattare con i tuoi amici su WhatsApp con i testi colorati, io ho già attivato”. La truffa si realizza quando, insieme al messaggio, arriva anche l’invito a cliccare o a fare tap su un link il quale, istantaneamente, reindirizzerà su un sito che appare molto credibile, all’interno del quale si invitano gli utenti ad inserire i propri dati sensibili e a scaricare file e applicazioni che si rivelano essere spyware, in grado di “spiare” il nostro smartphone e rubare i dati, per esempio, del conto corrente o della carta di credito. La truffa continua alimentandosi da sola chiedendo di condividere il messaggio a 15 contatti, dunque potrebbe arrivare anche da persone che conosciamo e di cui ci fidiamo.
Consigli per difendersi dalla nuova truffa WhatsApp
Molti utenti sembra siano cascati in questa truffa WhatsApp, anche perché, come spiegato precedentemente, il messaggio risulta essere molto veritiero e connesso ad una funzionalità di cui si sta tanto parlando. Ma come possiamo difenderci da questa truffa? I consigli sono essenzialmente due: il primo è quello di non aprire mai link e collegamenti che provengono da contatti che non conosciamo; il secondo riguarda il fatto che qualsiasi cambiamento nelle funzionalità di WhatsApp avviene solo ed esclusivamente mediante aggiornamento e mai in questo modo.
La nuova truffa sulla chat di messaggistica istantanea è stata già segnalata sulla pagina Facebook della Polizia di Stato, che sta informando gli utenti cercando di evitargli, così, spiacevoli sorprese.