Samsung ha appena completato la line up dei top di gamma 2017 presentando Galaxy Note 8, ma in rete si parla già di Galaxy S9 e Galaxy Note 9. Sulle due prossime punte di diamante della casa coreana ha aperto bocca l’analista del KGI Securities Ming-Chi Kuo, noto tra gli appassionati per le sue previsioni molto vicine alla realtà sul mondo Apple.
Ming-Chi Kuo ha fatto sapere che Galaxy S9 avrà una doppia fotocamera posteriore. Stesso discorso per Galaxy Note 9 ma la notizia non sorprende più di tanto visto che si tratta del trend del momento e che Samsung ha già mostrato i suoi risultati in questo campo proprio con il recente Galaxy Note 8. Il phablet, dotato dell’ormai iconico Infinity Display, ha due sensori da 12 MegaPixel: uno con ottica grandangolare da F/1.7 e l’altro con ottica F/2.4 e zoom “ottico” 2X.
Kuo continua la sua analisi aggiungendo che Galaxy S9 continuerà ad avere il lettore di impronte digitali posizionato sulla cover posteriore e che la vera rivoluzione ci sarà con il Galaxy Note 9. Quest’ultimo sarà il primo smartphone Samsung ad essere dotato di uno scanner ultrasonico, posizionato direttamente sotto lo schermo
. Per riuscirci Samsung sta lavorando con le società Himax e Egiscon alla produzione di speciali semiconduttori.Tuttavia, non è ancora chiaro come funzionerà questo lettore di impronte e nello specifico se si dovrà posizionare il dito da analizzare in una specifica area del display o su tutta la superficie dello schermo. Una caratteristica che aprirebbe a nuovi scenari nel panorama della scansione biometrica, con la possibilità di leggere più di un dito per volta aumentando i livelli di sicurezza.
Le previsioni dell’analista non hanno interessato le altre caratteristiche dei due dispositivi ma ad aggiungere qualche dettaglio sulla scheda tecnica di Galaxy S9 ci ha pensato Eldar Murtazin. Il prossimo top di gamma avrebbe dei PIN magnetici sulla parte posteriore della scocca per consentire il collegamento di accessori e moduli in grado di potenziare ed ampliare la scheda tecnica del dispositivo.
Moduli gestiti da un inedito Snapdragon 845 realizzato da Qualcomm con un processo produttivo a 7 manometri. Un SoC particolarmente piccolo ed efficiente, caratterizzato da un processore Octa Core o Deca Core, da una GPU Adreno 630 e da generosi quantitativi di memoria.