Alexa, l’assistente virtuale di Amazon, ha vissuto un anno molto impegnativo. Oltre a supportare l’altoparlante intelligente Echo di Amazon, i produttori di smartphone come Huawei, HTC e ora Motorola hanno fatto spazio nei loro dispositivi per includere Alexa proprio accanto a Google. E mentre altre società cercano di rendere più competitivi i loro assistenti personali, Amazon è disposta ad investire i capitali necessari per mantenere Alexa ad alti livelli nel 2018 e oltre.
Infatti, secondo il Wall Street Journal, la nota società di Jeff Bezos sta spostando capitali e dipendenti, in particolare ingegneri, dalle altre divisioni all’interno del programma Alexa. A dimostrazione di questo, Amazon ha sostituito l’ex capo della divisione, che si è ritirato, con il capo esecutivo Tom Taylor. Quest’ultimo è conosciuto per spingere le divisioni ad una rapida crescita, il che sta a significare che il colosso statunitense prevede di espandere Alexa in poco tempo. Attualmente ci sono 3.000 ingegneri che lavorano su Alexa, in base al sito di lavoro Linkedin, e Amazon ha deciso di aumentare il numero di circa il 50%. Queste nuove figure contribuiranno a creare nuovi dispositivi per Alexa e migliorare anche la funzionalità dell’assistente virtuale.
Gli altoparlanti intelligenti sono diventati un elemento tecnologico fondamentale, tre anni dopo che Echo di Amazon ha creato la categoria. La quota di mercato di Amazon è del 75%, che supera quella di Google Home ferma al 25%. Proprio questa settimana, Sony ha annunciato il lancio ad Ottobre di un proprio smart speaker, che sarà supportato da Google Assistant.
A Dicembre verrà lanciato HomePod di Apple, supportato ovviamente da Siri. Entro la fine dell’anno verrà lanciato anche Microsoft Invoke, supportato da Cortana.Alexa di Amazon ottiene informazioni dal commercio al dettaglio dell’azienda, il che gli dà un grande vantaggio nello shopping online. Per competere con Amazon, Google ha annunciato una partnership con Walmart la settimana scorsa, che fornirà al rivenditore on-line Google Express la possibilità di offrire un gran numero di nuovi elementi che permetteranno di competere con Alexa.
Un test a cui sono stati sottoposti i due assistenti personali ha rivelato che sia Google che Alexa hanno risposto al 95% di 800 domande poste. Questo è stato un grande miglioramento rispetto ad una precedente prova condotta nel mese di Febbraio, che aveva mostrato Alexa rispondere al 94% di 800 domande rivolte contro il 77% per Google. Tuttavia, Google aveva risposto al 63% delle domande correttamente rispetto al 54% per Alexa. Entrambi hanno migliorato i rispettivi punteggi in test successivi.
La settimana scorsa, Amazon ha anche stipulato una partnership con Microsoft, che consente a chi utilizza un dispositivo supportato da Cortana di utilizzare Alexa e viceversa. In questo modo, gli utenti Cortana potranno usufruire dei servizi di Alexa, e lo stesso vale per gli utenti di Alexa.
Dove ci porterà la tecnologia? In futuro gli assistenti personali lavoreranno al posto nostro? Per ottenere una risposta a tutte queste domande continuate a seguirci!