Nel mondo hi-tech vale più che mai una dura legge della vita: più diventi grande più sei vulnerabile su più fronti. Le grande aziende impegnate nella tecnologia (da Apple a Google, per non parlare poi di Samsung ed Huawei) sono costantemente attive per debellare ogni sorta di pericolo proveniente da una classe di hacker sempre più esperta ed agguerrita. La battaglia contro i cybercriminali per queste grandi multinazionali sarebbe però già persa in partenza senza l’aiuto dei consumatori.
In passato Google ed Apple hanno promosso iniziative volte a premiare il supporto dei clienti capaci di riconoscere bug e falle del sistema. Ora anche Samsung si allinea a questa usanza con la creazione del suo “Mobile Security Rewards Program”.
L’azienda sudcoreana – proprio come le sue principali concorrenti – si impegnerà nei prossimi mesi ad ascoltare e pagare eventuali segnalazioni di pericolo degli utenti. L’obiettivo è quello di creare smartphone e sistemi sempre più imperneabili verso ogni tipo di attacco.
Il vantaggio è bilaterale. Se Samsung andrà a guadagnarci in termini di sicurezza, gli utenti andranno a guadagnare in termini economici. Il brand, infatti, non è stato avaro nelle cifre. Chiunque scopra un bug potrà avere accesso ad una remunerazione che arriva sino al tetto record di 200mila dollari.