Parlando di design non cambia praticamente nulla, ricorda molto lo Xiaomi Mi 6, con tanto di dual-cam posteriore. Il pannello è quindi un 5.5 pollici full HD con luminosità massima di 550 nits.
Inserito un blur in background, le due fotocamere sono entrambe da 12MP ma con ottica differente (una grandangolare e una telefoto 2X). Presente l’EIS e OIS a 4 assi per la stabilizzazione e risultati leggermente migliori rispetto al Mi 6, nel corso dell’evento si è parlato molto delle fotocamere essendo una delle poche novità di questo modello. Batteria da 3.500mAh e porta USB Type-C, la scocca è in alluminio spessa solo 7mm.
Migliorata quindi la fotocamera anteriore con una risoluzione di 16MP con foto nitide e ben definite per dei selfie mozzafiato.
Insomma il telefono si presenta in maniera aggressiva sul mercato, proponendosi come telefono di fascia alta con un prezzo che si aggira intorno ai 319 euro per la versione a 6+64 GB e 370 euro per la versione a 6+128 GB, non molto per un telefono così potente ma con un nome ancora poco conosciuto che ricorda gli inizi dell’ormai affermato Huawei.
Una ventata d’aria fresca porta quindi innovazione e intuizione sul nuovo Xiaomi, con il nuovo hardware per il riconoscimento delle impronte e la memoria RAM da 6 Gb il sistema diventa sicuro e fluido ed attrae un pubblico molto più vasto rispetto agli altri modelli.
Il cellulare è resistente all’acqua ed infatti il riconoscimento delle impronte potrà essere effettuato anche in presenza di quest’ultima.
La fluidità e la velocità dell’hardware è garantita dal Chip NFC e dal processore SoC Qualcomm Snapdragon 660, il più potente della serie con i suoi otto cores Kryo 260 a 2.2GHz.
Il telefono quindi, da quanto detto prima, presenta un display da 5.5 pollici, grandicello insomma, ma che tutto sommato, con le sue misure 150 *76*8.65 mm ed un peso di 164 grammi, ha un grip gradevole e risulta molto maneggevole nonostante la grandezza.
Passiamo adesso alla rete disponibile, Quad Band (850/900/1800/1900) , quindi possibile l’utilizzo di LTE 4G, con dual sim in formato micro, ormai standard di tutti gli smartphone in circolazione.
Entrando nello specifico le fotocamere se la cavano egregiamente,l’anteriore sarà fornita di Face Recognition,ovvero il riconoscitore facciale, utilizzabile grazie alla potente macchna da 16MP , l’unica ‘’pecca’’ è rappresentata dalla mancanza di Video Stablizer e Stereo Sound Rec.
Il cellulare monta un Android 5.1 MIUI v7 Lollipop, uno dei classici di Xiaomi, funziona davvero molto bene ed il team di ricerca dell’azienda ha fatto davvero un ottimo lavoro: il software non presenta rallentamenti o bug evidenti, la pulizia della cache funziona egregiamente, la RAM resta sempre libera e pronta al lavoro.
Grazie allo Snapdragon 660 lo smartphone riesce a riprodurre video in 1080p Full Hd, scaricare e giocare ad alcuni dei giochi più pesanti presenti sul play store al massimo della qualità, operare il multitasking in maniera eccellente e rendere il touchscreen estremamente reattivo ai comandi.
In un mercato con sempre più concorrenti lo Xiaomi Mi Note 3 si presenta con eleganza e con un buon compromesso di soli 300 euro circa, le concorrenti Samsung, Apple e Huawei sono avvisate.
In oriente il telefono sta riscuotendo un gran successo e sembra che, secondo statistiche, il cellulare sembra essere apprezzato più dalla parte femminile per il suo elegante design.
In occidente, soprattutto qui in Italia, il cellulare è entrato nel mercato con una certa timidezza, molti gli scettici che hanno pensato ad un flop clamoroso con la cinesata di turno a poco prezzo ma che prometteva grandi prestazioni, invece la ditta ha stupito tutti che questo possibile top gamma dal prezzo moderato che sta affascinando i clienti e i vari siti di tech-blogging con varie recensioni a favore del tanto aspettato smartphone.
Le nostre deduzioni sono queste: lo Xiaomi è destinanto ad entrare a far parte delle big in breve tempo, manca soltanto la punta di diamante al culmine della piramide costruita in questi anni, uno smartphone di punto,come iPhone 8 e Samsung 8, un modello a cui ambire, che può far gola anche ai clienti della concorrenza alla ricerca di nuovi strumenti di intrattenimento e, lo Xiaomi, ha tutte le carte in tavola per esserlo.
Nel giro di pochi anni, con le ricerche ed i vari finanziamenti, l’industria sarà capace di competere a livello di Huawei, ormai affermata azienda orientale che da poco ha superato (nei mesi di Giugno,Luglio e Agosto) con le vendite di smartphone del 22% la Apple che di vendite ne ha compiute circa il 21%.
Secondo nostro consiglio l’industria non ha nient’altro che bisogno di seguire un modello su cui puntare, uno smartphone accessibile a tutti i tipi di ceti, con un rapporto qualità prezzo alta ed un’ottima assistenza per i telefonini con difetti di fabbrica, tutto ciò insieme sono un ottimo mix verso il successo e la vendita di altri Xiaomi Mi Note 3 o di varianti potenziate e migliorate.
Possiamo quindi concludere dicendo che lo Xiaomi Mi Note 3, nonostante il touch da 5.5 Full HD e lo spessore di 8,65 mm, presenta un grip gradevole, un design accattivante con diverse varianti colorate ed un hardware composto da otto core capaci di sostenere diverse funzioni contemporaneamente e con una memoria RAM da 6 GB che rendono il dispositivo uno dei più fluidi dell’azienda, si candida come top gamma per i telefoni di medio-alta fascia, con la voglia di diventare uno dei migliori smartphone in circolazione, supportato da un team di sviluppatori e ricercatori eccezionali.
Qui riportata la scheda tecnica del cellulare:
– 5.5″ display with reading mode
– 4 sided curved glass
– 16MP Front Camera with Adaptable AI Beautify
– Rear dual camera, 2x optical zoom with 4-axis OIS
– 6GB RAM, Snapdragon 660
– Facial recognition unlocking