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Sony Xperia XZ Premium: la fotocamera totalizza 83 punti DxOMark

Secondo gli ultimi accurati test realizzati sulle fotocamere da di DxO, l’iPhone 8 Plus di Apple ha conquistato lo scettro di miglior fotocamera, raggiungendo il punteggio di 94. L’iPhone 8 non è molto lontano, grazie ai suoi 92 punti.

Sony non riesce a superare la fotocamera dell’iPhone 8 ed 8 Plus

 

Sciuramente non si tratta di una notizia sorprendente, poiché i telefoni Apple sono noti per l’implementazione di sensori fotografici di qualità superiore. Qui, però, parliamo di uno smartphone di un produttore diverso. Recentemente, il Sony Xperia XZ Premium è stato esaminato sempre dall’auturevole DxOMark, assegnando una valutazione di 83 punti. Confrontandolo con i Google Pixel e L’ HTC U11, i punti guadagnati dal top di gamma di Sony sono abbastanza bassi. Sembra che l’azienda giapponese non abbia posto molta attenzione sulle funzionalità fotografiche dell’ Xperia XZ Premium. Detto questo, secondo DxO, la fotocamera dello smartphone svolge un discreto lavoro quando si tratta di fare foto e video, senza effetti straordinari. Soprattutto nelle prove Zoom e Bokeh di DxO, la fotocamera non è riuscita a raggiungere prestazioni soddisfacenti.

Troviamo, comunque, anche note positive, la fotocamera dello smartphone ha fornito un’impressionante performance sull’autofocus di foto e video ed una “ottima” stabilizzazione nella registrazione video. Nonostante il punteggio di DxO, l’aspetto della fotocamera del Sony Xperia XZ Premium, sulla carta, direbbe tutt’altro.
È dotato, infatti, di una fotocamera da 19MP. Le caratteristiche della fotocamera includono un autofocus ibrido predittivo ed acquisizione predittiva, un obiettivo da 25 mm con apertura f / 2.0. Per quanto riguarda la telecamera anteriore, troviamo un sensore Exmor RS da 13 megapixel, supportato da un obiettivo f / 2.0 con grandangolo da 22 mm. La società afferma, inoltre, che la fotocamera è stata ottimizzata con la sua tecnologia SteadyShot che fornisce una stabilizzazione a 5 assi.

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Pubblicato da
Raffaele Casola