È stato presentato nel mese di giugno e prima dell’uscita ufficiale, Apple ha più volte aggiornato i sistemi operativi preliminari. Secondo quanto dichiarato da Apple, le innovazioni introdotte con il nuovo sistema operativo, consentiranno di utilizzare al meglio il proprio Mac.
Insieme al nuovo s.o. Apple ha anche rilasciato una lista dei dispositivi che sono compatibili con l’aggiornamento. Possono accedere al nuovo sistema operativo tutti gli utenti che posseggono un MacBook o un iMac da fine 2009 in poi mentre, per chi possiede un MacBook Air o Pro, un Mac mini o un Mac Pro si parla di dispositivi dal 2010 in poi.
Per poter scaricare il sistema operativo, Apple consiglia una RAM minima di 2GB anche se il predecessore, Sierra, aveva un miglior funzionamento su macchine che montavano una RAM da 4GB. Lo spazio richiesto sul disco varia invece dai 15GB ai 20GB.
Eseguire l’upgrade del sistema operativo sarà completamente gratuito. L’utente, come orami accade da molti anni, può scaricare il sistema operativo direttamente dal Mac App Store. Il file ha una grandezza di 4.80GB.
Prima di procedere all’aggiornamento del sistema operativo, però, è sempre utile dare un’occhiata alla presenza di eventuali aggiornamenti delle app installate sul nostro Mac. Per quelle che sono di proprietà Apple, la verifica va fatta semplicemente accedendo al Mac Apple Store e cliccando sulla voce “Aggiornamenti”. Altra operazione preliminare è il backup di tutti i propri dati su un dispositivo rimovibile, come una penna USB oppure, se si ha ancora posto e soprattutto si ha l’impostazione attivata, anche su iCloud.
Una volta entrati nel Mac App Store, basterà cliccare su “ottieni” per iniziare il download del sistema operativo sul proprio disco fisso. La velocità di trasferimento dalla rete al proprio Hard Disk dipende naturalmente dalla velocità della propria connessione. Più veloce è la connessione, meno tempo ci vorrà per scaricare.
Dopo aver ottenuto il file di installazione, dalla prima schermata bisogna fare click su “Continua” e poi accettare i termini della licenza cliccando su “Accetta” ed infine, cliccare su “Installa” per dare avvio all’installazione vera e propria.
Le novità che sono state introdotte da Apple sono perlopiù non visibili agli occhi degli utenti. Non sono cambiati colori, icone o menù, sono cambiate solo alcune caratteristiche che fanno si che il dispositivo Mac si trasformi in una macchina più performante e molto più vicina alle esigenze dell’utilizzatore finale.
Una di queste modifiche “invisibili” è il nuovo filesystem destinato però ai soli Mac che utilizzano unità SSD. Il nuovo sistema, chiamato Apple File System consente di avere delle prestazioni migliorate anche in termini di sicurezza ed affidabilità. Si tratta di un algoritmo avanzato che rende istantanee alcune operazioni basilari e di routine come ad esempio il “copia-incolla” di un file sulla stessa unità. Il nuovo sistema provvede a proteggere i dati da qualsiasi imprevisto, come ad esempio un’interruzione improvvisa di corrente o un improvviso crash del sistema operativo.
Ci sono anche delle modifiche visibili, seppur piccole. Il fatto che siano piccole però, non deve ingannare visto che si trattano di modifiche molto utili che migliorano l’esperienza dell’utente Apple.
La prima modifica riguarda il menù di Safari, il noto applicativo per la navigazione sul web creato da Apple. Compare ora la voce “Impostazioni per il sito web” che consente di tenere in memoria delle impostazioni per un determinato sito internet che ci capita di visitare spesso. Ad esempio, quando andremo su Google potremo impostare una dimensione di zoom che cambierà, a nostro piacimento, quando andremo a visitare Facebook.
Se invece il problema deriva da alcuni siti che utilizzano dei caratteri troppo piccoli o troppo grandi, il nuovo Safari consente di impostare delle specifiche condizioni di ingrandimento o rimpicciolimento. Queste verranno messe in atto ogni qual volta ci si troverà in quelle determinate condizioni di carattere. Ad esempio, se per noi la dimensione 12pt è troppo piccola e la vogliamo ingrandire basterà impostarlo su Safari e questo, ogni qual volta un sito avrà adottato una dimensione 12pt provvederà ad ingrandirla secondo il nostro gradimento. Insomma, non dovremo più rischiare di perdere la vista per dei caratteri troppo piccoli che si faticano a leggere.
Introdotta anche la funzione di blocco dei contenuti che consente di mettere la parola “fine” a tutti quei contenuti pubblicitari che ci assalgono quando apriamo un sito internet. Stop dunque a video sparati a tutto volume e foto che occupano l’intera pagina rendendo difficile, se non impossibile, la consultazione della pagina.
Se qualcosa è stata aggiunta, qualcosa è stata anche eliminata. Dal menù “preferenze” scompare infatti le voci “Consenti Plug-in” e “Consenti WebGL”. Stessa cosa avviene nella sezione “privacy” dove è stata introdotta una importante funzione che consente di impedire l’apprendimento automatico impedendo così ad inserzionisti e altri soggetti di registrare il comportamento dell’utente e inviare una pubblicità mirata.
Con il nuovo aggiornamento è stata introdotta su Safari anche la tecnologia WebRTC che consente ai browser di effettuare videochiamate in tempo reale. La tecnologia, già utilizzata dai browser concorrenti di Safari, è molto sfruttata da applicazioni quali Skype.
Altre novità sono state introdotte anche nell’app Foto che acquista nuove e potenti funzionalità. Come accaduto con l’aggiornamento di iOS per iPhone e iPad, è stata migliorata l’organizzazione e la visualizzazione dei file fotografici conservati sulla memoria del nostro Mac.
La barra laterale mostra le importazioni in ordine cronologico. Sarà possibile utilizzare vari criteri di visualizzazione come “foto”, “momenti”, “raccolte”, “anni”.
Il doppio click su una foto, invece, consentirà di aprire la funzione di modifica. Sulla destra compariranno le opzioni per regolare luce, colore, bianco e nero, insomma all’utente sembrerà di stare all’interno di un vero e proprio studio fotografico con tante opzioni da far invidia anche ai programmi di editing foto più avanzati.
Il nuovo “Live Photos” consentirà di utilizzare i nuovi effetti “Loop”, “Rimbalzo” e ed “esposizione lunga”. Interessante è l’ultimo effetto che consente di creare delle immagini sfocando i soggetti in movimento, ottenendo così delle foto degne di una macchinetta fotografica superaccessoriata con tanto di cavalletto ed impostazioni professionali.
In termini di salvaguardia del PC, dalla tastiera sarà possibile richiamare la funzione “Blocca schermo” per riaprire la finestra di login senza dover necessariamente eseguire prima il logout. Questa opzione è particolarmente utile nel caso in cui si utilizzi il Mac in più utenti. La voce si aggiunge a quelle già esistenti cui si accede cliccando sulla mela in alto a sinistra. Rispetto al logout, la nuova funzione mantiene il Mac “sveglio” consentendo la prosecuzione delle funzioni in background, similmente a quanto avviene quando è attivo lo screen-saver.
Piccolissima rivoluzione anche per l’app Note. Con il nuovo aggiornamento sarà possibile introdurre una tabella con tanto di scelta di layout ed orientamento testo. Un’app per prendere appunti che sta diventando sempre più simile alle ben più potenti app di editing di testo.
Con il nuovo MacOs Sierra sarà possibile anche consultare lo stato dei voli tramite Spotlight. Inserendo il numero di volo, infatti, Spotlight restituirà lo stato del volo, l’orario di arrivo programmato e previsto, la durata del volo e la rotta seguita dall’aereo. I dati sono ricavati con un servizio offerto da FlightStats. Inoltre, facendo click sull’aeroporto in questione si può accedere ad una cartina che mostra tutti i dettagli dell’aeroporto, mostrando voli in partenza, in arrivo e programmati.
Migliorata anche l’app Mail che introduce nuove formattazioni, come la possibilità di introdurre uno sfondo dietro un testo.
In termini di localizzazione, invece, le funzioni sembrano somigliare sempre di più a quelle già presenti su iPhone e iPad che indicano le posizioni frequenti.
Insomma tante piccole novità che fanno si che gli utenti Apple possano godere a pieno delle potenzialità offerte dai propri dispositivi. Un lavoro minuzioso e nascosto che punta, attraverso piccole ma significative migliorie, a creare la macchina perfetta in termini di dialogo con l’utilizzatore.