Samsung, il più grande produttore di chip al mondo, sarebbe al lavoro per realizzare chipset dotati di core per l’elaborazione dei dati raccolti dai sistemi di intelligenza artificiale. Sebbene l’azienda abbia rilasciato il suo primo assistente AI Bixby per gli smartphone top gamma Galaxy S8 e Galaxy Note 8, il chipset Exynos 8895 che muove i device non ha un’unità di elaborazione dedicata a questo scopo. Dopo Huawei, anche Samsung avrebbe dunque deciso di dedicare risorse a tale tecnologia, con l’obbiettivo di commercializzarli nei prossimi anni.
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Huawei ha infatti annunciato che rilascerà il suo smartphone top gamma Mate 10 con a bordo il chipset Kirin 970 dotato di un’unità di elaborazione neurale.
Anche Apple ha lanciato tre nuovi smartphone – iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X – caratterizzati da un SoC A11 Bionic, dotato di tecnologia “Neural Engine”: si tratta di un nuovo motore neurale con un design a due core per un’elaborazione rapida e in tempo reale, con la capacità di eseguire fino a 600 miliardi di operazioni al secondo. Inoltre è progettato per specifici algoritmi di apprendimento automatico.
L’obbiettivo di Samsung è quello di eliminare la comunicazione con i server cloud, necessaria per conservare e processare le operazioni registrate dalle AI. Attualmente, i dati elaborati dalle AI come il riconoscimento vocale e l’apprendimento automatico vengono memorizzati su cloud e richiamati quando necessario. Con chip che hanno unità di elaborazione dedicate, i dati potranno essere memorizzati ed elaborati localmente, il che migliorerà le prestazioni delle AI di circa il 50% rispetto all’attuale generazione di chipset.
A rafforzare tale rumor ci sarebbe l’investimento di 300 milioni di dollari in Graphcore, azienda britannica specializzata in chip di intelligenza artificiale.