La nazione che è stata più colpita dagli attacchi dei cyber criminali è stata gli Stati Uniti, con 21,22 milioni di dollari, pari a 18,8 milioni in euro, quasi il doppio della media registrata negli altri paesi. A seguire troviamo un paese dell’Oceania, l’ Australia con 5,41 milioni di dollari
. In Italia le cose non vanno, di certo, nel migliore dei modi, anzi, i danni raggiungono i 6 milioni di euro. A conferma di questa tendenza particolarmente negativa, uno studio realizzato dal Clusit (Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica), ha reso noto come il 2016 sia stato l’anno più nero di sempre per il cybercrime nel nostro paese.Sempre secondo i dati raccolti da questa analisi approfondita, ogni azienda è soggetta a circa 130 violazioni all’anno. E’ importante ricordare che a crescere non sono solo le spese per porre rimedio a queste criticità ma, soprattutto, il tempo necessario per risolverle. Infatti, per rimediare agli attacchi di questi individui pericolosi, a volte, sono necessari anche 50 giorni per risolvere il problema; 23 per i ransomware (si tratta di un tipo di malware che limita l’accesso del dispositivo che infetta, richiedendo un riscatto da pagare per rimuovere la limitazione). Sono proprio questi tipi di attacchi che comportano i costi maggiori per le aziende, ci aggiriamo tra il milione e mezzo ed i due milioni.