Continuano le incessabili truffe tramite WhatsApp. I truffatori inventano ogni giorno nuovi metodi sempre più credibili, in modo tale che le vittime non abbiano il minimo sospetto di essere stati individuate per una fregatura.
Proprio negli ultimi giorni ci sono state tante segnalazioni di truffa, che prevedeva un primo contatto via WhatsApp. Per ingannare le vittime individuate, i truffatori si spacciano per tecnici dell’azienda TrenDevice, nota per il suo servizio di ritiro dell’usato.
Proprio sfruttando questo fattore, i truffatori contattano gli inserzionisti che hanno pubblicato un annuncio di vendita del proprio smartphone su Ebay, Subito ed anche Kijiji. Come già anticipato, dopo che la vittima è stata individuata, sarà contattata tramite WhatsApp con il seguente messaggio:
“Buonasera, mi scuso per il disturbo. La contatto in merito al suo annuncio, S8, per conto di TrenDevice. Abbiamo visto il suo prodotto e siamo interessati all’acquisto diretto del prodotto al prezzo che ha messo. Non si tratta di un conto vendita ma siamo interessati a comprare il prodotto, in modo diretto, come azienda. Le vogliamo offrire l’oppurtunità di vendere il suo prodotto in maniera istantanea e sicura, senza inutili perdite di tempo. Ci prendiamo responsabilità e costi di spedizione. Nel caso scelga di vendere il suo prodotto attraverso il nostro servizio, avrà anche un regalo del 20% su qualsiasi prodotto che desidera nel nostro negozio fisico ed online. Se le interessa le spiego la procedura semplice e gratuita per vendere il suo prodotto attraverso il nostro servizio, altrimenti possiamo solo augurarle una buona vendita tra privati.”
Sono tante le persone che, leggendo il nome TrenDevice, si sono fidate e sono dunque cadute nella trappola. Successivamente viene indicato alla stessa vittima l’indirizzo al quale inviare il proprio smartphone, con successivo contatto finale tramite un numero straniero (in alcuni casi). Ovviamente, una volta che lo smartphone arriva a destinazione, il truffatore fa perdere le proprie tracce.
L’Avv. Federico Lera, legal advisor di TrenDevice, ha dichiarato: “Stiamo lavorando in perfetta sinergia con la Autorità competenti e la Procura della Repubblica per bloccare rapidamente ed efficacemente questa azione criminosa tuttora in corso. Grazie anche a perquisizioni e sequestri nei confronti di questi truffatori. Saremo inflessibili nelle istanze punitive contro chi si sta macchiando di questo reato per tutelare il buon nome di TrenDevice ma, soprattutto, per difendere il rapporto di fiducia che si è creato con tutti quei consumatori che si affidano alla serietà della società”.
Inoltre la società ha voluto precisare che il loro servizio di ritiro dell’usato non prevede assolutamente un contatto tramite WhatsApp. Infatti i loro clienti, dopo che avranno compilato la richiesta del servizio tramite il sito ufficiale, saranno contattati tramite e-mail o telefonicamente.
Dunque non possiamo dirvi altro che stare attenti. Qualcuno di voi ha ricevuto questo messaggio? Fatecelo sapere qui sotto nei commenti.