Il Google Pixel 2 XL arriverà ufficialmente in Italia. È questa senza dubbio una delle notizie più rilevanti, per noi, giunte direttamente dall’evento del colosso di Mountain View. Il nuovo phablet è un top di gamma senza compromessi, in grado di potersela giocare alla pari con tutti i diretti concorrenti. Entriamo maggiormente nel dettaglio con la nostra analisi tecnica, mirata a comprendere maggiormente le scelte operate da Big G.
Innanzitutto, la piattaforma hardware. Il cuore pulsante del Pixel 2 XL è il SoC Snapdragon 835. Si tratta di un processore che ormai sta caratterizzando buona parte dei top di gamma di questa seconda parte del 2017. Nella nuova creatura di Big G ha un clock pari a 2.35 GHz, uno dei valori massimi per il chip Qualcomm.
Attorno al processore dei Pixel 2 si era aperto un piccolo dibattito nelle scorse settimane. Si parlava infatti circa la possibilità che Google integrasse lo Snapdragon 836, un fantomatico nuovo SoC che sarebbe stato sviluppato in collaborazione tra Big G e Qualcomm. Per intenderci, un pò come accaduto lo scorso anno con lo Snapdragon 821 e i Pixel di prima generazione.
Questa volta però sembra che Qualcomm non abbia fatto in tempo a garantire determinate scorte dell’836. Ecco perchè Google avrebbe scelto di ripiegare sull’835, fermo restando l’assoluta qualità di questo processore che, tra l’altro, è coadiuvato da tutta una serie di componenti di primissimo livello.
Innanzitutto ci sono 4 GB di RAM, precisamente con lo standard LPDDR4X, ovvero il migliore attualmente su piazza in ambito smartphone. La parte grafica è stata invece affidata alla GPU Adreno 540, che abbiamo già avuto modo di apprezzare in altri dispositivi. Dunque, una piattaforma hardware di tutto rispetto, anche se magari sarebbe stato lecito attendersi un quantitativo di RAM maggiore, visto quanto fatto dalla concorrenza (pensiamo ai 6 GB del Galaxy Note 8).
In ogni caso, queste componenti sono chiamate a muovere un display da 6 pollici QHD (2.880 x 1.440, 538 ppi). Il pannello è stato realizzato con la tecnologia P-OLED, ovvero Plastic OLED, o più correttamente Polymer Organic LED – dove LED significa Light Emitting Diode. In parole povere, è una struttura basata su carbonio, con substrati di vetro estremamente flessibili.
L’adozione di questa tecnologia ha consentito a Google di ridurre le cornici, recuperando spazio anche nella parte interna. Senza dimenticare ovviamente tutti i vantaggi in termini di contrasto e profondità cromatica rispetto ai pannelli LCD. La funzionalità Always-On
è stata ad esempio introdotta grazie alla specifica gestione dei pixel del P-OLED.Dove Google sembra però essersi davvero superata è senza dubbio il comparto fotografico. Il sensore posteriore è da 12 MP f/1.8, e può contare sia sulla stabilizzazione digitale che su quella ottica. Nonostante non ci sia stata l’adozione della dual-camera, questa fotocamera è stata già eletta la migliore in assoluto in ambito smartphone da parte di DXOMark.
Ha ottenuto un punteggio pari a 98, scalzando dal primo posto di questa particolare classifica iPhone 8 Plus e Galaxy Note 8. Tutto questo nonostante DXOMark abbia recentemente introdotto nuovi parametri di valutazione, cominciando a prendere particolarmente in considerazioni aspetti come l’effetto bokeh e lo zoom ottico, inevitabilmente garantiti dalla dual-camera.
Big G sembra dunque aver fatto centro anche quest’anno in ambito fotografico. Attendiamo ovviamente di provare con mano il Pixel 2 XL, ma il test di DXOMark rappresenta senza dubbio un’indicazione importante. Da sottolineare comunque anche la presenza di una fotocamera anteriore da 8 MP f/2.4.
Infine, il design. Google Pixel 2 XL può contare su cornici estremamente ridotte, oltre che su una scocca in alluminio con la parte superiore della back cover in vetro. Non è certamente uno degli smartphone più belli sul mercato, anche perchè ci sono aziende che hanno ulteriormente estremizzato il concetto di borderless.
In tal senso, può essere utile un rapido confronto dimensionale con LG V30, anch’esso dotato di schermo da 6 pollici. Nella tabella sottostante sono riassunte le dimensioni di entrambi i dispositivi.
Misure/Dispositivi | Google Pixel 2 XL | LG V30 |
Larghezza | 76.7 mm | 75.4 mm |
Lunghezza | 157.9 mm | 151.7 mm |
Spessore | 7.9 mm | 7.39 mm |
Peso | 175 grammi | 158 grammi |
Nonostante la medesima diagonale di schermo, il Pixel 2 XL risulta decisamente più grande e più pesante. La sensazione è che Google abbia preferito puntare sulla concretezza e sulla possibilità di inserire una batteria più capiente (3.520 mAh contro 3.300 mAh).
In ogni caso, la parola passa adesso al mercato. Pixel 2 XL arriverà in Italia a 989 euro, nella sola colorazione Black & White. Big G si è dunque allineata ai prezzi dei diretti concorrenti, con i tempi dei Nexus che, in tal senso, sembrano lontani anni luce. Staremo a vedere se le vendite daranno ragione o meno a Google, che dovrà comunque vedersela con avversari del calibro di iPhone X, Galaxy Note 8 e Huawei Mate 10.