Il lancio del nuovo iPhone X (o iPhone 8) è infatti stato il meno entusiasmante di sempre tanto che per la prima volta non si è vista la fila fuori dai negozi, mentre Samsung con la rivelazione del suo Galaxy Note 8 si è concentrata su una presentazione così scenografica da esser riuscita a esaltare maggiormente le potenzialità del suo nuovo dispositivo, che si va ad affiancare all’apprezzatissimo Galaxy S8. Del Huawei P10 e P10 Plus si sente parlare meno, probabilmente a causa del prezzo non più conveniente come una volta, soprattutto se confrontato alla concorrenza.
In Italia i nuovi iPhone 8 sono disponibili da pochissime settimane ma all’estero, Stati Uniti compresi, la loro distribuzione è partita con largo anticipo stavolta però in modo molto meno vivace rispetto a quanto Apple è stata abituata in passato. C’erano infatti molte meno persone in coda davanti agli Apple Store, come riferiscono numerose testate estere tra cui Reuters, che evidenzia come il numero delle persone in fila per l’acquisto del nuovo iPhone al lancio è costantemente calato negli ultimi anni.
Se da una parte Apple ha confermato che l’affluenza nei negozi e l’interesse verso i nuovi dispositivi è stata alta, dall’altra è vero che si era abituati a ben altro. L’assenza della consueta frenesia all’acquisto era comunque stata notata già nella fase dei preordini: praticamente per la prima volta nella storia di iPhone non c’è stato il solito tutto esaurito dopo pochi minuti dal via dei preorder. I sostenitori della mela morsicata attribuiscono tale calo alla possibilità di prenotare online, ma c’è anche altro: diverse recensioni sul Web e alcuni utenti sottolineano la grande somiglianza di iPhone 8 e iPhone 8 Plus con i modelli precedenti, e si lamentano problematiche sulle funzionalità, anche sul riconoscimento facciale: ricorderete sicuramente la gaffe fatta durante la presentazione, che ha dimostrato come il riconoscimento del volto abbia fallito al primo tentativo. Aveva suscitato infatti diverse ilarità la frase che Craig Federighi aveva pronunciato prima dell’avvio della funzionalità: “Sbloccarlo è semplice quanto guardarlo”. Il riconoscimento facciale non andrebbe inoltre usato, come reso noto dalla stessa Apple, da chi ha meno di 13 anni o da fratelli che si assomigliano, poiché non capace di rilevare bene i volti.
Huawei, Apple, Samsung: quale scegliere?
Oltre all’iPhone gli ultimi smartphone di fascia altissima al centro dell’attenzione degli utenti italiani sono ovviamente Samsung Galaxy S8 e Huawei P10. A quasi parità di prezzo, il Galaxy monta uno dei migliori chipset presenti sul mercato, ovvero l’Exynos 8895, che ha ottenuto ottimi risultati sui vari siti di benchmark, mentre il Huawei P10 monta il Hisilicon Kirin 960 identico al dispositivo precedente della stessa casa (Mate 9); sulla RAM invece i due dispositivi se la giocano alla pari, con 4 GB a testa, anche se Samsung ha raddoppiato la ROM presente, un bel vantaggio competitivo.
Passando allo schermo, il Samsung Galaxy S8 è dotato di un display da 5.8 pollici Super AMOLED con risoluzione QHD+ da 2960 x 1440 pixel a fronte invece dei 1920 x 1080 pixel del Huawei P10 che presenta uno schermo IPS LCD Full HD da 5.1 pollici. Procedendo sul comparto fotografico, Huawei ha optato per un doppio sensore posteriore con un obiettivo monocromo mentre Samsung ha scelto un unico obiettivo con la peculiare tecnologia Dual Pixel. La fotocamera frontale ha la medesima risoluzione, ovvero da 8 Megapixel.
Se si è deciso di acquistare uno di questi smartphone non si hanno problemi di budget ma è chiaro che si voglia optare per la soluzione più efficiente. iPhone 8 ha il prezzo più alto di sempre e probabilmente sarà esclusiva dei veri appassionati della mela morsicata, che non riescono a rinunciare all’ultimo modello della casa californiana, mentre ciò che finora ha portato Huawei a prendersi una fetta del mercato è il comparto tecnico affiancato da un prezzo vantaggioso rispetto ai suoi competitor, cosa che non si è verificata con i suoi ultimi top di gamma. Il prezzo è infatti di 679,90 euro circa rispetto agli 829€ del dispositivo concorrente della casa sudcoreana. Si ricorda che peraltro Huawei commercializza due smartphone con il medesimo naming (P10 e P10 Plus) che, però, hanno caratteristiche tecniche molto diverse. Il modello più economico non ha componenti hardware del modello più costoso, pertanto occhio a non confondersi in fase di acquisto.
Ma i telefoni cinesi sono davvero sicuri?
Ricordiamo infine una questione importante che, dati i recenti risvolti sul fronte privacy e ciò che accade su Web e social network, non si dovrebbe trascurare in fase di scelta del brand. La nuova sfida dei brand della telefonia passa dalla sicurezza e si verificano continuamente episodi che spaventano utenti che vorrebbero uno smartphone in grado di tutelare la sicurezza. Mentre le aziende leader del settore si sono mosse già da tempo in tal senso, con Samsung in prima linea grazie all’introduzione di KNOX – l’app che crea un secondo ambiente di lavoro protetto e sicuro nel telefono – alcuni produttori faticano ancora: ricordiamo ad esempio la nota inchiesta del New York Times dello scorso anno che ha reso noto che ben 700 milioni di dispositivi erano spiati dal governo cinese tramite un particolare software che inviava dati ogni 72 ore. Tra le aziende coinvolte nello scandalo anche Huawei, che ha la patria proprio in Cina.