Coloro che hanno acquistato su Amazon o Zalando, avranno notato che i tempi di consegna sono stati più lunghi del previsto, provocando nervosismo nei confronti degli utenti. E’ normale che la mancanza di SDA si faccia sentire anche per le altre aziende di trasporto, le quali si ritrovano con una mole di lavoro non indifferente, con numerosi pacchi da far smaltire il prima possibile.
E’ da quasi un mese che è in atto lo sciopero dei dipendenti di SDA. Tutto è nato lo scorso 8 settembre, quando nella sede milanese di Carpiano
, la società del corriere espresso ha disdetto l’appalto con la cooperativa CPL, portando al licenziamento dei suoi dipendenti, e sostituendola con la cooperativa UCSA. Grazie all’intervento del sindacato Sol Cobas ha permesso la riassunzione dei dipendenti della vecchia cooperativa, con le stesse condizioni economiche.Le proteste dei dipendenti proseguono anche dopo l’accordo, i quali si lamentano di non avere più i diritti e le garanzie dei lavoratori, come ad esempio, l’anzianità di servizio e il mantenimento del posto di lavoro.
Tutto ciò ha provocato un forte rallentamento delle consegne dei pacchi del corriere espresso. Alcuni centri di smistamento come quello di Roma e Piacenza, lavorano con frequenti interruzioni e riprese, mentre il centro di Carpiano, ad oggi, si trova completamente fermo con la presenza di circa 150.000 pacchi bloccati.
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